Etcheverry, l’appetito vien mangiando: contro Zverev per una storica semifinale al RG
by GIUSEPPE MIGLIACCIO
Il Roland Garros 2023 sarà certamente ricordato, tra le altre cose, per l’exploit di Tomas Martin Etcheverry. Il giovane tennista argentino, classe 1999, si è infatti imposto come autentica rivelazione dello Slam parigino e si è qualificato ai quarti di finale dopo aver sconfitto il giapponese Yoshihito Nishioka in un match in realtà combattuto soltanto nel primo set (vinto dal sudamericano per 10 a 8 al tie-break), ma che nel secondo e nel terzo ha visto Etcheverry dominare in lungo e in largo il suo avversario.
Un risultato, quello ottenuto, a cui il 23enne di La Plata ancora non riesce a credere: “Non riesco ancora a credere a quello che ho fatto. È il giorno più felice di tutta la mia vita. La verità è che sono partito un po’ nervoso, era difficile per me affrontarlo, è un mancino dallo stile di gioco molto particolare.
Ho cercato di insistere sul rovescio, ma non ci riuscivo come volevo. Vincere il primo set è stato fondamentale perché stavo soffrendo, ma da quel momento in poi sono stato in grado di giocare in modo molto più aggressivo, prendendo tempo e cercando di imporre il mio ritmo.
Era più affaticato, mentre io ammetto di sentirmi benissimo fisicamente, non mi sento per niente stanco” .
Etcheverry e la svolta con coach Grinovero
A prescindere dall’esito della sfida contro Alexander Zverev (in programma quest'oggi alle ore 15 sul Philippe-Chatrier), sarà stata una esperienza indimenticabile per Tomas Martin Etcheverry.
In vista del quarto di finale che lo vedrà contrapporsi al tedesco, il 23enne argentino ha manifestato tutta la sua esaltazione per i progressi che sta ottenendo al Roland Garros 2023, dichiarando apertamente di non volersi accontentare: “Provo un’emozione fortissima in questo momento perché entrare in un quarto di finale del Grande Slam è incredibile, ma adesso voglio continuare a vincere.
So che avrò bisogno del mio miglior tennis contro Zverev, ma sto giocando molto bene e arrivo con fiducia” . A guidare i passi di Tomas Martin c’è una figura in particolare, il suo coach Walter Grinovero, detto Wally, che ha rappresentato per lui una vera e propria svolta: “Nel momento in cui ho iniziato a lavorare con lui, mi ha martellato insistendo sul fatto che dovevo cambiare aspetti tecnici in tutti i miei colpi, perché dovevo giocare molto più aggressivo.
Ho rinunciato parzialmente e poi progressivamente allo stile che avevo e che mi aveva portato tra i primi cento al mondo. Non è stato facile uscire dalla comfort zone alla ricerca di un livello superiore. Ho lavorato molto a livello mentale, non solo in termini di psicologia per gestire le emozioni dentro e fuori dal campo, ma anche con il mio allenatore per quanto riguarda la comprensione di questo sport e l’interpretazione dei momenti di gioco.
Conoscenza del gioco e di me stesso, questa è la chiave del mio successo” . Photo Credits: Corinne Dubreuil/FFT