Grande cuore e sacrificio, alla fine la sua avventura è terminata al secondo turno dopo aver lottato per tre ore in campo contro il norvegese Casper Ruud. Giulio Zeppieri ha tracciato un bilancio dell'esperienza al Roland Garros, riflettendo sulla partita che lo ha visto strappare comunque un set al più quotato avversario e arrendersi anche dopo i crampi.
"È stata un’ottima partita. Ho provato a fare tanti vincenti ed è stato bello essere stato supportato. Abbiamo giocato in una bella atmosfera e davanti a tanto pubblico, fa piacere che il mio stile di gioco sia stato apprezzato" lo ha sottolineato in conferenza stampa, nelle parole riportate anche da SuperTennis.
Zeppieri ha inoltre analizzato il match: "Sono contento di come sono riuscito a rimanergli attaccato nei primi due set, ho avuto molte occasioni e sono quasi riuscito a portarlo al quinto. Fin dai primi game ho avuto delle occasioni per brekkarlo, non mi sentivo teso ma forse sono andato un po’ di fretta in alcune occasioni e ho commesso qualche errore di troppo con il dritto" ha aggiunto.
Le parole di Giulio Zeppieri
"Esco bene da questo Slam, sono molto soddisfatto. Adesso ci alleneremo e penseremo al prossimo torneo. Una partita non dimostra veramente chi sei, è facile giocare bene in certi contesti.
Stiamo lavorando proprio con l’obiettivo di giocare più partite possibili a questo livello. Spero di poter diventare io un giorno quello da battere. Con Max (Sartori, il suo coach) stiamo curando principalmente di lavorare sulla parte atletica per provare ad essere più forte e stabile quando colpisco la palla.
Poi ci stiamo concentrando molto sul rovescio" ha affermato. Le future sfide su una nuova diversa superficie: "Mi piace l’erba, mi sarebbe piaciuto giocare di più ma voglio provare a far punti e a salire in classifica.
Giocherò i 250 a luglio e poi se riesco mi piacerebbe giocare le qualificazioni nei due 1000 che precedono gli Us Open" ha concluso Giulio Zeppieri, assolutamente soddisfatto di quanto fatto a Parigi sulla terra. Photo credit: Patrick Boren.