"Qui siamo atleti che amano quello che stiamo facendo qui a Roma. Non importa da quale Paese provenga, noi siamo giocatrici e basta. Siamo qui per giocare a tennis". È la piccante replica di Veronica Kudermetova alle accuse dell'ucraina Anhelina Kalinina, che ha prevalso durante una lunga battaglia in semifinale agli Internazionali Bnl d'Italia per 7-5, 5-7, 6-2, decidendo a fine match (come accade ormai sempre nel circuito femminile) di non stringere la mano all'avversaria russa.
Il gesto non è passato ancora una volta inosservato e ha riaperto le polemiche e le considerazioni che tengono banco da diverse settimane. La finalista del Wta 1000 al Foro Italico ha lanciato dei messaggi piuttosto forti in conferenza stampa, provocando un'immediata reazione da parte di Kudermetova: "Non ci siamo strette la mano perché fondamentalmente lei è russa, niente di personale ma la Russia è il Paese che ha attaccato l'Ucraina" le parole di Kalinina, che ha negato la stretta di mano anche a Blinkova al secondo turno: "Questo è sport, lo capisco, ma é anche politica.
Quindi niente di personale, ma per me non è accettabile stringere la mano" ha aggiunto.
Le prospettive di Kudermetova
La giocatrice russa, oltre alcune frasi di replica a Kalinina, non si è più concentrata sull'argomento in conferenza stampa, parlando invece delle sue prospettive e sulla delusione della sconfitta: "Mi sento triste.
Questa partita era importante per me perché era appunto una semifinale, come lo era stata a Madrid (sconfitta da Iga Swiatek). Mi piace tanto giocare sulla terra battuta, è una delle mie superfici preferite. Penso che Anhelina abbia cominciato a giocare in modo più aggressivo di me nel terzo parziale, questo ha fatto la differenza" ha sottolineato.
Ora la tennista russa porrà la sua attenzione sul Roland Garros: "È uno Slam per tutti, cerco di mantenere la calma e di fare del mio meglio". Photo credit: Internazionali Bnl d'Italia.