Draper tesse le lodi di Alcaraz: “Non ne capisci la grandezza finché non lo affronti”



by GIUSEPPE MIGLIACCIO

Draper tesse le lodi di Alcaraz: “Non ne capisci la grandezza finché non lo affronti”
Draper tesse le lodi di Alcaraz: “Non ne capisci la grandezza finché non lo affronti”

Ottenere il rispetto e il riconoscimento delle proprie doti dagli avversari è sempre un ulteriore punto a favore. E nel caso di Carlos Alcaraz, non potrebbe avvenire diversamente visto ciò che mostra in campo.

Tra i tennisti attualmente in attività che mostrano ‘riverenza’ al campioncino spagnolo c’è un suo coetaneo, Jack Draper. Il giovane giocatore inglese, in una intervista rilasciata a TennisMajors, ha infatti riportato alla mente la sua sfortunata partita contro Alcaraz a Indian Wells – abbandonata per infortunio – per tessere le lodi di Carlitos: “È stato un vero peccato infortunarsi.

Ho sentito un fastidio al muscolo addominale già nella parte finale del match con Murray e sapevo che battere Carlitos in quelle condizioni sarebbe stato impossibile. Anche se fossi stato perfetto, non credo che avrei avuto una possibilità, perché il livello di tennis che ho visto da lui quel giorno è qualcosa che non avevo mai provato prima.

Ho molto rispetto per lui, è un giocatore incredibile e quello che sta facendo per questo sport è fantastico. Non si tratta solo del suo tennis, ma anche della sua esplosività, della sua fisicità e della sua fantastica mentalità.

Lo considero un punto di riferimento e un esempio ispiratore per cercare di arrivare a un livello tale da poter competere con lui e batterlo. Onestamente, credo che nessuno possa capire la sua grandezza come tennista finché non gioca contro di lui” .

Draper fiducioso per la stagione su terra

Per un giocatore che fino a poco tempo fa concorreva in tornei di minore rilievo, giocare in stadi più grandi e pieni di tifosi sugli spalti è una cosa non così facile da imparare a gestire.

Questa, infatti, è la sensazione che prova Jack Draper, come dichiarato a TennisMajors: “A volte è difficile per me superare questa sorta di sindrome dell'impostore. Spesso chiedo ai miei compagni di squadra se il campo sarà pieno perché fino a poco tempo fa giocavo tornei minori dove era normale che non ci fosse nessuno a guardarmi, non riesco a credere di essere su un campo grande e pieno di tifosi.

Sto cercando di assimilare bene tutto questo cambiamento, la verità è che mi sto divertendo, anche se il tennis è così folle che non ti dà molto tempo per pensare perché settimana dopo settimana hai una nuova sfida e devi essere concentrato” .

Ora è il momento di pensare a progredire sulla terra battuta, superficie sulla quale Draper è convinto di poter far bene. E l’esordio vincente a Monte Carlo contro un giocatore ostico come Sebastian Baez ne è la prova: “Sono un giocatore da fondo campo abbastanza solido e penso di potermi muovere bene su questa superficie.

Con il mio drive ho un sacco di topspin sulla palla e il mio servizio mi aiuterà in qualsiasi scenario, quindi penso di potermi adattare molto bene e fare cose positive. Voglio solo continuare a lavorare per migliorare e godermi questo processo” .

Draper che, quest'oggi, giocherà il suo secondo turno a Monte Carlo contro Hubert Hurkacz. Photo Credits: Getty Images

Alcaraz Indian Wells