Potapova risponde: "Maglia dello Spartak Mosca? Non avevo intenzioni politiche"
by MARTINA SESSA | LETTURE 1615
È stato il caso di queste settimane, uno degli ultimi che hanno visto il tennis scontrarsi con la guerra in Ucraina: si parla del caso di Anastasia Potapova. La tennista russa è stata oggetto di critiche, da parte soprattutto di alcune sue colleghe, e di provvedimenti della Wta per essere entrata in campo, a Indian Wells, con la maglia dello Spartak Mosca, la prima squadra di calcio della capitale della Russia.
Ai microfoni di The Daily Mail, la giovane russa ha spiegato i motivi che l’hanno portato ad indossare questa maglia particolare, che le ha portato un’ammonizione da parte della Wta. “Non c'era intenzione politica in questa maglia.
Sono solo una grande fan dello Spartak da quando avevo dieci anni. Mio padre ha costruito parte dello stadio per questa squadra, quindi è parte della storia della nostra famiglia. Sono rimasto molto sorpresa perché non c'erano cattive intenzioni”, ha dichiarato la giocatrice.
La tennista russa aggiunge: "Sogno di giocare Wimbledon perché è una delle mie parti preferite della stagione. Posso solo pregare per questo e sperarlo. Se possiamo competere lì, sarò molto felice".
L'attacco di Kostyuk
Non è dello stesso parere la sua avversaria al secondo turno del Miami Open, ossia l’ucraina Marta Kostyuk. Le due tenniste non si sono strette la mano alla fine del match, come si poteva supporre, ma la tennista ucraina non si è limitata al gesto.
Ha attaccato la Wta, proprio in merito a quella maglietta indossata da Potapova nel deserto californiano: “Volevamo una riunione con il Consiglio WTA, ma non abbiamo ottenuto nessun confronto. Non c’è stata nessuna risposta, solo silenzio.
Penso che in una riunione potremmo parlare di quello che sta accadendo. Ci sono molte cose su cui non sono d’accordo con la WTA, questo non cambierà nulla. – ha dichiarato Kostyuk, che poi ha commenta il caso Potapova - Parlandone riceverei solo più odio sui social.
Qualsiasi cosa dica… Ha ricevuto un avvertimento, ma potresti punirla con una sospensione. Non posso commentare davvero. È molto divertente”. Photo credits: @anapotapovaa (Instagram)