"È colpa tua, sostieni la guerra": parole pesantissime contro Aryna Sabalenka



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"È colpa tua, sostieni la guerra": parole pesantissime contro Aryna Sabalenka

Nikita Vlasov, coach dell'ucraina Lesia Tsurenko, ha rivolto accuse pesantissime nei confronti della tennista bielorussa Aryna Sabalenka in un'intervista rilasciata a Tribuna. L'ucraina non è scesa in campo contro l'attuale semifinalista di Indian Wells dopo una conversazione avuta con il presidente della Wta Steve Simon.

L'allenatore ha riportato quel dialogo avuto dalla sua giocatrice col massimo rappresentante del circuito femminile: "Esattamente un anno fa, in questo torneo, i tennisti ucraini si sono incontrati con Simon e hanno discusso di cosa fare con russi e bielorussi sullo sfondo della guerra in Ucraina.

Si chiedeva di bandirli dalle competizioni. Un anno dopo, Lesia si è avvicinata a Simon e gli ha detto: 'È passato un anno, ma la Wta non ha fatto nulla per gli ucraini' Simon ha anche detto: 'La Wta non cambierà la sua politica.

Se un giocatore sostiene la guerra, ovviamente, non va bene, ma è una sua opinione personale e ha il diritto di dirlo' Lui è dispiaciuto per gli ucraini ma ha sottolineato che non cambierà nulla" ha riportato il trainer di Tsurenko.

Sul ritiro della sua atleta: "La sera prima della partita le tremavano le mani, le risuonavano in testa le parole di Simon, alle quali ha aggiunto: 'Ho capito che ora giocherò contro Sabalenka, una giocatrice che sostiene la guerra, l'assassinio degli ucraini' Più tardi ho detto agli organizzatori che non l'avrei fatta scendere in campo.

Ogni giorno ci svegliamo e leggiamo notizie su quante persone sono morte" ha chiarito.

Vlasov si scaglia contro Sabalenka

La fortissima critica di Vlasov sulla vincitrice degli Australian Open: "È colpa tua, sostieni il regime sanguinario del tuo dittatore.

Sei completamente dalla sua parte. I terribili eventi sono anche colpa tua, Aryna, come chiunque altro sia dalla parte dei regimi in Bielorussia e Russia" ha dichiarato il coach, convinto che Steve Simon stia facendo di tutto per evitare di parlare della guerra.

L'allenatore ha poi parlato male, in conclusione, anche del padre di Novak Djokovic: "È una situazione stupida di due persone dalla mentalità ristretta. Il padre di Djokovic ha detto 'Gloria alla Russia' davanti alla telecamera e in seguito ha affermato di essere stato interpretato male.

Sei comunque responsabile delle tue parole. Nelle sue interviste, Novak non ha mai condannato direttamente le azioni della Russia in Ucraina" ha concluso.

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