"Non ho rimpianti". Andreas Seppi non si guarda indietro



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"Non ho rimpianti". Andreas Seppi non si guarda indietro
"Non ho rimpianti". Andreas Seppi non si guarda indietro

Andreas Seppi, nei giorni del suo addio al tennis giocato, è stato ospite di Sky Sport 24: «Sì, potevo vincere qualche titolo in più e avere un best ranking migliore. Ma non ho rimpianti».

Andreas Seppi a Sky Sport 24

Andreas Seppi è stato ospite, nella mattinata di sabato, di Sky Sport 24.

In collegamento da casa, il tennista di Bolzano torna sulla sua ultima gara in carriera: «Sì, è stata un po’ diversa dalle altre. C’erano tante emozioni, però me la sono goduta sino in fondo.

E’ stato bello chiudere qua ad Ortisei davanti ad amici e famigliari. Una giornata speciale». Sul futuro ancora nessuna certezza: «Sinceramente non lo idee chiarissime. Ci sono un paio di opzioni, nei prossimi mesi vorrei pensarci su meglio.

Fino alla fine dell’anno mi godo la pausa, poi da gennaio speriamo di avere idee più precise». 66 Slam consecutivi, una carriera lunghissima: «Chiaramente se qualcuno mi avesse detto che avrei giocato sino a 38 anni avrei firmato subito.

Non lo avrei mai pensato. Sono stato fortunato per non avere mai avuto degli infortuni gravi, questo mi ha permesso di giocare con continuità. La buona preparazione fisica ha fatto la differenza». Per lui record importanti, dalla singola vittoria in un torneo su ogni superficie, alla vittoria in uno Slam contro Roger Federer: «Durante la carriera non pensi ai record.

In questi giorni un po’ di più. Indubbiamente, in questi giorni, mi ha fatto piacere leggere gli articoli con i numeri della mia storia. Durante la carriera ti concentri su quello che deve venire. Il passato lo comprenderò nei prossimi mesi».

E sull’addio di Federer: «Alla fine con lui ho sempre avuto un buon rapporto.Poi, visto il suo ritiro, ho capito che anche per me era meglio non giocare più, e ho preso la medesima decisione (risata, ndr)».

Si torna allora sul passato, e sugli eventuali rimpianti: «Credo che ci sia sempre un po’ di rimpianto. La cosa di cui sono più fiero è la longevità, ma certamente ho avuto delle chance per vincere qualche torneo in più e avere un miglior best ranking in carriera.

Ma sicuramente non posso lamentarmi». Forte il rapporto con il tecnico Sartori: «Ci siamo conosciuto nel 1995, abbiamo passato tutta la carriera insieme. E’ stata una delle persone più importanti di questo percorso.

Abbiamo imparato molto l’uno dall’altro, un rapporto incredibile. Ieri e oggi». Infine, chiusura su Jannik Sinner, che al momento pare avere una tenuta fisica inferiore: «Credo che Jannik sia ancora giovanissimo, da due o tre anni gioca a questo livello, ha un tennis molto aggressivo e potente, e questo giocando molte partite a livello altissimo può lasciare il segno.

Sicuramente, lavorando bene nei prossimi due anni, il fisico diventerà più forte e avrà meno problemi. Una buona preparazione lo può aiutare, senza dubbio».

Andreas Seppi

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