"La prima cosa che ho fatto? Ho pianto": Jabeur a cuore aperto dopo la sconfitta
by PERRI GIORGIO | LETTURE 6693
Ons Jabeur fatica a nascondere la delusione dopo la seconda sconfitta in una finale Slam in stagione ma prova comunque a guardare il lato positivo della faccenda e soprattutto a individuare gli obiettivi per i prossimi mesi.
"Avrò più tempo per preparare Wimbledon e gli Us Open il prossimo anno. Ora ci sarà il Masters, che è una sorta di Mini-Slam, sento ancora di avere tanto da dimostrare. Non avrò punti da difendere in Australia, al Roland Garros e a Wimbledon quindi cercherò sicuramente di diventare numero uno del mondo" ha spiegato.
Da Wimbledon a New York: la delusione di Jabeur
"La sconfitta in finale a Wimbledon è stata difficile da digerire, ma anche questa è dura. Dormirò poche ore nei prossimi giorni. Vincere e perdere comunque fa parte del tennis, mi ci è voluto un po' di tempo per vincere il mio primo titolo Wta e ci vorrà probabilmente anche un po' più di tempo per questo" Nessun tabù, vivaddio, per la tunisina.
Che ha raccontanto senza troppi timori come ha reagito alla sconfitta negli spoglitatoi. "La prima cosa che ho fatto è stata piangere. Ma è stato bello far uscire tutte quelle emozioni. Ora mi godrò queste due settimane, mi riposerò e poi tornerò a lavorare per gli ultimi tornei della stagione.
C'è un torneo in Tunisia, quindi per me sarà fantastico2 ha poi raccontato. Jabeur sta ridefinendo il concetto di "La prima tennistica africana a..." ed è proprio da questo assunto che ha provato a spiegare cosa vorrebbe dire vincere uno Slam o comunque mantenersi nei pressi della parte alta della classifica.
"In termini di risultati, mi piacerebbe vincere uno Slam per dimostrare che non è impossibile per una donna del mio Paese, o del mio continente, di fare una cosa del genere. In futuro sarà sicuramente una cosa che vorrò fare, aiutare gli altri.
Il mio augurio e che le ragazze africane credano in loro stesse sempre. Io l'ho fatto" Photo Credit: Getty Images