Del Potro: "Devo curarmi. Voglio giocare a tennis con i miei futuri bambini"
by ANTONIO FRAPPOLA | LETTURE 6790
Lo scorso 9 febbraio, a Buenos Aires, Juan Martin del Potro ha giocato quella che potrebbe essere la sua ultima partita nel Tour ATP. L’argentino ha dovuto fare i conti con una serie di gravi infortuni che hanno caratterizzato pesantemente la sua carriera.
Dopo aver vinto gli US Open 2009 battendo in finale Roger Federer e disputato un’ottima stagione, il gigante di Tandil ha accusato i primi problemi al polso destro nel 2010 ed è stato costretto a sottoporsi alla prima operazione.
Del Potro è tornato in campo e vinto due tornei nel 2011( Delray Beach, Estoril) , prima di infortunarsi ancora al polso: questa volta, però, il sinistro. La diagnosi è quella di una lesione alla fibrocartilagine triangolare del polso sinistro.
A cavallo tra il 2013 e il 2014, Del Potro è riuscito a imporsi con continuità: ha raggiunto le semifinali a Wimbledon e conquistato importanti titoli a Rotterdam, Washington, Tokyo e Basilea. A pochi mesi dalla fine della stagione, il dolore al polso è aumentato e Del Potro ha dovuto seguire un lungo iter riabilitativo.
Dalla fine del 2014 alla metà del 2015, sono tre le operazioni al polso sinistro che hanno imposto all’argentino l’ennesima lunga pausa. Risolto l’infortunio al polso, a pochi mesi da uno dei successi più gratificanti e importanti( Masters 1000 di Indian Wells) , la sfortuna si è accanita ancora contro di lui.
Durante l’incontro contro Borna Coric a Shanghai, cade e si frattura la rotula. Una rotula che non finirà mai di tormentare Del Potro. Non basteranno infatti quattro operazioni al ginocchio destro per convincere il nativo di Tandil che tutto tornerà come prima.
Del Potro: "Voglio giocare a tennis con i miei futuri figli"
"E' stato molto difficile per me prendere la decisione di giocare questo torneo( Buenos Aires, ndr), ma mi sono imposto. Dovevo fare quello che sentivo. Era arrivato il momento di porre fine a questa sofferenza che vivo dal giorno in cui mi sono operato" , ha spiegato Del Potro in un'intervista a ESPN.
"L'abbraccio con mia madre a fine partita è stato eterno ed unico. Piangevo tra le sue braccia come quando avevo 10 anni, era un segno di pace e di amore. Tornerò a giocare? Apprezzo tutti i consigli e le raccomandazioni ricevuti in questi anni, ma in questo momento dovevo fare questo passo.
Nessuno conosce la mia realtà meglio di me. Certo, non chiudo nessuna finestra e spero che in futuro possa accadere un miracolo. Come è successo ad Andy Murray. Il tennis è e continuerà ad essere la mia passione.
Mi piacerebbe avere dei figli. Spesso ci penso e mi dico: 'Devo curare la gamba ad ogni costo. Come posso non andare in bicicletta con mio figlio? O giocare a tennis con lui? Voglio essere un padre attivo" .