Santopadre ed il tennis a porte chiuse: "Sarà un’altra bella sfida per i giocatori"
by ANTONIO FRAPPOLA | LETTURE 1800
Il tennis italiano sta muovendo i primi passi verso il ritorno ad una normalità che sembrava sempre più lontana. I circoli di tennis potranno finalmente riaprire i battenti, per il momento solo agli agonisti compresi nelle classifiche Fit di Prima e Seconda categoria.
Saranno tante le misure di sicurezza da seguire: dal distanziamento sociale obbligatorio fino agli spogliatoi inaccessibili. Si è parlato molto di una delle possibili soluzioni da adottare: quella del guanto applicato alla mano non dominante degli atleti.
Di questo ed altro ha parlato Vincenzo Santopadre, allenatore di Matteo Berrettini, in un’intervista al quotidiano La Repubblica. “Il tennis manterrà la propria identità" , ha dichiarato Santopadre.
"Però usare il guanto per la mano non dominante è davvero surreale, di cose simili parla chi non sa niente di tennis, oltretutto giocare col guanto mi sembra un provvedimento neppure così utile. Meglio il gel a bordo campo.
Mascherina in campo? No, grazie. Non ai ragazzi. Solo ai maestri è richiesta. E qui torniamo ai ritardi culturali del nostro paese a proposito di sport. Un ritardo colpevole. Che dà spazio a illazioni e a parole in libertà.
Ne ho sentite di belle: come il non poter stare a rete contemporaneamente. Purtroppo da noi lo sport è ancora considerato un bene voluttuario e non un elemento chiave, un veicolo di beneficio fisico e mentale. Sicuramente le routine andranno rilette, dovremo mostrarci abili nell’individuare soluzioni alternative.
Pensi alle porte chiuse: il pubblico è indispensabile al tennis come le palline e le racchette. Ma stavolta è diverso. Il pubblico non ci sarà e sarà un’altra bella sfida per i giocatori. Immagini un centrale del Foro Italico con Federer, Djokovic e nessuno in tribuna… ".
Santopadre si è espresso anche sulla possibile ripresa del Tour ATP. "Sarei contento se si riuscisse a fare qualche torneo entro l’anno. Fra 10 giorni l’Atp deciderà sul calendario, ma le nuvole sono ancora tante".