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Kyle Edmund chiude la sua migliore stagione da professionista una settimana prima del previsto. Per colpa di un infortunio al ginocchio destro, il britannico è dunque costretto al forfait, lui che era reduce dal primo titolo in carriera, conseguito appena una settimana fa ad Anversa.
Al suo posto entra in tabellone il super lucky loser Matthew Ebden, che oltre a guadagnare un posto nel main draw sfrutta anche il bye spettante ad Edmund (che si presentava a Parigi da testa di serie numero 12) e si proietta direttamente al secondo turno, dove affronterà il russo Karen Khachanov.
Proprio in merito al trionfo sull’indoor belga, Edmund ha detto in conferenza stampa: “È stato bellissimo per me. C’è sempre l’ambizione e l’obiettivo di vincere un titolo Atp, nel circuito professionistico.
Ed è qualcosa che vuoi fare da giovane, e riuscirci è grandioso. Voglio dire, ho vinto qualche Future e Challenger, ma si potrebbe dire che questi rappresentano delle prove generali prima del tour maggiore. Perciò è bellissimo aver ottenuto il mio primo titolo”.
Dopo la vittoria, sono arrivati i messaggi di congratulazione da parte di tanti addetti ai lavori, primi fra tutti Andy Murray e suo fratello Jamie. “Non ho ricevuto consigli, solo tante congratulazioni e complimenti.
È stato fantastico riceverli da Andy e Jamie, e anche da Greg [Rudedski]. Molta gente era felice per me”. Edmund ha anche parlato di Novak Djokovic: quest’anno il britannico è riuscito ad imporsi sul serbo in tre set a Madrid, quando Nole era ancora lontano dalla migliore condizione.
La rinascita del serbo è coincisa con il torneo di Wimbledon, dove al terzo turno Djokovic sconfisse proprio Edmund dopo aver perso il primo set. Cosa pensava l’inglese di Nole ai tempi della sfida di Madrid, e cosa pensa adesso della sua poderosa risalita? “Non pensavo davvero niente su di lui quando abbiamo giocato a Madrid, non in senso negativo, semplicemente perchè ero concentrato su me stesso, e quando giochi contro qualcuno e riesci a vincere, non ti metti ad analizzare il tuo avversario, solo te stesso perchè vuoi migliorare.
Ci ho giocato contro di nuovo a Wimbledon. Penso che quello sia stato un match molto più combattuto. A Madrid il primo set l’ho chiuso a mio favore, poi il copione si è ribaltato. Lui mi ha breakkato nel primo game del secondo set, e poi il terzo set è stato realmente combattuto.
Ma sono riuscito a breakkarlo sul 4-3 o 4-4. Penso che la sfida di Wimbledon sia stata molto più lottata, solo verso la fine del terzo set lui ha cominciato ad avere più controllo. In questo senso penso sia stato un match più combattuto, meno altalenante.
Ma adesso è scontato dire che sta giocando molto bene. Ha grande fiducia in campo, e a parte la Laver Cup, non perde una partita ormai da un po’. Non c’è molto altro da dire, sta giocando davvero bene”.
