Marco Trungelliti e i 1.000 km di viaggio: "È niente per noi argentini"
by LUIGI GATTO | LETTURE 1751
Marco Trungelliti non poteva mai immaginare di ritrovarsi al secondo turno del tabellone principale del Roland Garros dopo aver battuto Bernard Tomic in quattro set, con tutta la sala stampa piena per ascoltare la sua incredibile storia.
Trungelliti è entrato come lucky loser al posto di Nick Kyrgios, ma quando è stato scelto non era più a Parigi, dove aveva perso giovedì scorso nell'ultimo turno di qualificazioni, ma a Barcellona.
"Eravamo a casa con la mia famiglia, mio fratello e mia nonna sono venuti una settimana fa. Quindi in teoria dovevano essere qui ma ho perso e me ne sono andato - ha raccontato l'argentino -. Hanno affittato una casa per andare in giro a Barcellona.
Poi il mio coach mi ha detto, Safwat, l'egiziano che ha giocato ieri, sta giocando ora, quindi informati. Chiedi se entrerai. Ho chiesto e mi hanno detto che ero la prima riserva. Allora mi sono mosso in anticipo e nel giro di cinque minuti ho deciso di partire.
Mia nonna era nella doccia e le ho detto, Ok, andiamo a Parigi. C'erano molti voli cancellati e nessun treno in partenza per la Francia a quell'ora, quindi l'opzione migliore era prendere la macchina. Siamo partiti alle 13:00.
È stato bello. Dopo due ore abbiamo preso un caffè, e poi alle 21:00 abbiamo cenato. Intorno alle 23 siamo arrivati a Parigi. Ho dormito massimo cinque ore e alle 7:30 sono arrivato al circolo. Dieci ore di viaggio quindi.
Ma in Argentina, se non vivi a Buenos Aires, 1.000 chilometri non sono niente. Fai migliaia di chilometri senza che ci sia una città nel mezzo. Non è stato un grande problema per noi. Siamo abituati, e poi c'era l'autostrada, quindi era perfetto.
In Argentina la strada è unica". Parlando della sua preparazione al match, Trungelliti ha commentato: "Mentalmente ero pronto a giocare, perché lo avevo saputo già ieri. Fisicamente non avevo idea. Alla fine è andata bene.
Non ho sentito per niente pressione. Perché ho perso giovedì, poi venerdì non avevo giocato, sabato non mi ero allenato, domenica niente. Quindi oggi ho fatto il riscaldamento e sono entrato in campo". Hai menzionato diverse volte tua nonna.
Cosa puoi dirci su di lei? Segue sempre il tennis? "No no, non ha idea di cosa sia il tennis, dei punteggi. Mi ha detto che non sapeva che il match fosse finito finchè tutti si sono messi ad applaudire. È straordinaria, tra un mese avrà 89 anni".
Finora, grazie a questo risultato, si è garantito un assegno da €79.000. E non è ancora finita qui: mercoledì lo aspetta Marco Cecchinato: ancora un'altra opportunità per vivere questo sogno incredibile.
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