Janko Tipsarevic: 'Ferrer ha smesso di fumare. Quando era numero 2, Nadal...'
by LUIGI GATTO | LETTURE 35477
Interessante intervista a 360 gradi di Janko Tipsarevic a Sports Klub. Il tennista serbo, attuale numero 94 al mondo con un passato da top dieci, ha parlato a tutto campo di alcuni argomenti gettonati nel tennis, a cominciare da una "leggenda" che qualche anno fa è stata confermata dal diretto interessato: David Ferrer e la sua passione per il fumo che non ha più.
"Ferrer fumava ma ha smesso 3-4 anni fa - ha raccontato Tipsarevic - Ricordo che prima di giocare contro alle ATP Finals di Londra, eravamo in bagno a fare pipì e la faceva con la sigaretta in bocca (il diretto interessato aveva tuttavia smentito a nostra domanda diretta due anni fa a Roma).
Tanto tempo fa, Nadal mangiava un barattolo di nutella e beveva tre litri di Coca-Cola ogni giorno quando era numero 2-3 al mondo. Un terzo della squadra del Bayern Monaco fuma, lo so perché in un ristorante eravamo capitati assieme.
E vero, alcune cose non sono il massimo per un atleta, io non allenerei mai uno che beve o fuma, ma ognuno decide quale srrada percorrere. Ferrer è uno che si allena molto. Ma ora c'è da dire che ci sono sempre più giocatori che si preoccupano di cosa mangiare e che investono in se stessi.
Non ha senso assumere un fisioterapista, un preparatore atletico e un allenatore se poi fumi un pacco di sigarette al giorno. Ecco perché i giocatori "più anziani" riescono a raggiungere buoni risultati. Il livello si è alzato." Tipsarevic menziona Nadal anche nel parlare del doping, in modo ovviamente non negativo: "I controlli sono dei veri controlli.
Lo so perché vengono fino a casa mia e in qualsiasi posto immaginabile. Penso che il doping nel tennis esista ma in percentuale minore. Sono sicuro che i migliori non si dopano. Quando qualcuno dà un campione di sangue o urine, quel campione va alla WADA.
Se il giocatore è positivo, le persone addette potrebbero prendere rischi per la propria reputazione e il proprio guadagno e per esempio dicono: 'Rafael Nadal non è dopato, buttala da qualche parte in modo che nessuno la veda'
Se qualcuno prende questo rischio e si sparge la voce, la vita di quella persona viene distrutta e nascondere un fatto del genere non è un bene". Sempre su Nadal, ha speso delle belle parole per il suo spirito da combattente: "Mi ha aiutato un sacco guardare Rafa.
Non dimenticherò mai quando all'Open d'Australia 2008 Tsonga lo srava demolendo ed era avanti 2-0 nel computo dei set e 4/1 nel terzo. Rafa gioca un dritto vincente e si gira verso il suo box facendo il pugnetto. Dai suoi occhi si vedeva quanto credesse di poter vincere.
E non succederà poi niente visto che perderà 6-2. Nel torneo successivo a Rotterdam perde (contro Andreas Seppi 6/4 al terzo) su una superficie veloce, ma non perde mai il suo spirito da combattente e la sua dedizione." Un altro argomento molto caldo soprattutto l'anno scorso durante gli Australian Open sono state le partite truccate per guadagnare illecitamente denaro.
"Esistono ma ai livelli alti il rischio di essere presi è troppo alto. Perché rischiare di essere squalificati a vita per 10-15-20 mila euro? Non farei mai una cosa del genere perché penso sia ingiusto, ma il rischio è enorme.
La maggior parte dei giocatori squalificati giocano nei Challenger e nei Futures. Sono stato approcciato una volta, non direttamente, ma ti chiedono: 'Come ti senti' e cose del genere. Ho capito cosa volessero intendere e non ho risposto." Fino al 2012 Tipsarevic era un vero e proprio ten capace di arrivare al numero sette del mondo nel 2011.
Cos'è che lo ha spinto ha migliorare? "Una delle statistiche che mi ha fatto davvero preoccupare sulla mia carriera è che avevo un record di 50-50 con i top ten e il mio best ranking era 30 e qualcosa. Ricordo che dicevo a me stesso: "Qual è il problema? Perché batti i migliori e poi perdi da altri?' Dipende tutto dalla costanza e dalla motivazione che si ha.
Non è la stessa affrontare giocatori che non sono al top e giocare contro i migliori sul campo centrale. Nell'anno in cui sono entrato in top ten ho battuto soltanto alcuni top ten, ma davo tutto me stesso per non perdere contro giocatori con una classifica simile alla mia.
L'esempio perfetto è Carreno Busta - si trova in top 20 e non so se abbia mai battuto un giocatore classificato nelle prime venti posizioni. La costanza è più importante del grande risultato in uno o due tornei." Perché un giocatore di bassa classifica perde così spesso il match successivo dopo che batte un top player? "Non è che uno sia spaventato dalle aspettative, ma semplicemente sono giocatori non abituati al campo centrale, alle sessioni serali di fronte a 15.000 persone. Tipsarevic era sempre abituato ad essere sul campo 15 vicino al parcheggio per affrontare chissà chi.
E poi ti mettono nel centrale con tutte quelle emozioni e quella tensione. Quindi vincere è qualcosa di straordinario, ed ecco perché nel match successivo poi non sei concentrato. Lo abbiamo visto ad Indian Wells ciò che è successo a Nick Kyrgios dopo aver battuto Novak.
È stato addirittura malato. Pochi giocatori riescono a mantenere lo stesso livello durante tutto il torneo e la chiave è gestire le emozioni." NELLA SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA TIPSAREVIC FA UN'INTERESSANTE CONFRONTO FEDERER-DJOKOVIC
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