Dusan Lajovic: 'Ho ancora i brividi quando mi ricordo della guerra in Jugoslavia'



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Dusan Lajovic: 'Ho ancora i brividi quando mi ricordo della guerra in Jugoslavia'

Novak Djokovic non è l´unico tennista serbo ad aver vissuto la guerra degli anni ´90 in Jugoslavia dal marzo a giugno del 1999, periodo nel quale la Serbia è stata presa d´assalto dalle bombe NATO.

Il numero 97 del mondo Dusan Lajovic aveva nove anni quando sfociò il conflitto, e intervistato da Break Point Brasil ha detto alcune cose davvero interessanti e umane. "È stato difficile, ho 26 anni e ho attraversato due guerre.

Non è qualcosa di cui vado orgoglioso, ma si va avanti. Ciò dimostra che la vita è molto più importante del tennis. Pensandoci bene abbiamo ottimi giocatori, non so se proprio a causa delle guerre." "In quel periodo non ho giocato molti tornei al di fuori della Serbia.

Ma ricordo che non siamo andati a scuola per 78 giorni. Eravamo bambini, in un primo momento non avevamo capito cosa stesse accadendo." I brutti ricordi sono ancora nella mente di Lajovic: "Ho ancora i brividi quando mi ricordo del suono delle sirene, delle bombe che esplodevano e tutti quanti che cercavano rifugio." Una nazione quella della Serbia che nonostante la guerra ha prodotto dei grandi tennisti tra cui Janko Tipsarevic, numero otto al mondo nel 2011, Victor Troicki e nel femminile l´ex numero uno Jelena Jankovic.

Secondo Lajovic, aver attraversato un periodo così duro è il segreto del successo della mentalità dei serbi, specie di Djokovic: "Dopo una guerra il Paese è tutto distrutto e credo che tutto ciò ci abbia resi più forti nel tennis.

Ecco perché Novak è così forte, penso a causa di tutto quello che ha passato." Il nativo di Belgrado vede nello sport un mezzo di unione tra popoli e culture diverse da ex Jugoslavia, ma ammette che in alcune zone ci "sono sempre delle tensioni.

Ho molti amici in Bosnia e Croazia e penso che in futuro queste tensioni finiranno. Nessuno merita di vivere cose del genere. In futuro i bambini non possono essere segnati da questi problemi perché non hanno fatto niente di male."

Dusan Lajovic