ESCLUSIVA TW - Ekaterina Makarova: ´Essere mancina? Ne vado fiera. Amo giocare per la Russia !´



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ESCLUSIVA TW - Ekaterina Makarova: ´Essere mancina? Ne vado fiera. Amo giocare per la Russia !´
ESCLUSIVA TW - Ekaterina Makarova: ´Essere mancina? Ne vado fiera. Amo giocare per la Russia !´

C'è un'aria di tranquillità intorno ad Ekaterina Makarova. La russa viene dagli ottavi di finale del Roland Garros, dove ha battuto nel terzo turno la sua grande amica e compagna di doppio Elena Vesnina, prima di arrendersi nel turno successivo in 3 set alla serba Ana Ivanovic.

Nonostante in campo sia una grande agonista e non guardi in faccia a nessuno, la russa classe '88 si presenta come una persona amabile e molto comunicativa e che trasuda fascino e grazia. D. Come ti sei sentita dopo aver battuto la tua amica e compagna di doppio Elena Vesnina?
R.

È una brutta sensazione che non volevo provare, perché lo scorso anno abbiamo giocato tante volte. Siamo davvero buone amiche ed è forse per questo che stavamo giocando in modo così tranquillo. Nessuna di noi grida o si incita, dicendo “come on” o cose del genere.

Ma è un Grand Slam, e tu vuoi vincere perché si tratta di una grande partita ed io ero molto nervoso, anche se, sì, l'atmosfera non era così piacevole dato che siamo amiche.
Ovviamente sono felice di aver vinto, ma allo stesso tempo sono triste perché Elena è in ottima forma, avendo ottenuto il terzo turno a Parigi.

Credo che sarebbe potuto andare più avanti per il livello di gioco che stava esprimendo. Qual è il tuo miglior colpo? Hai sia un gran rovescio che un gran dritto, qual è il tuo asso nella manica?
Beh, direi che è il mio servizio.

È diverso rispetto agli altri, quindi questo mi aiuta molto nei momenti importanti. Il mio servizio in slice è un'arma molto importante. Il mio dritto mi aiuta tatticamente, ma non è così potente, devo migliorare molto dal punto di vista della potenza.

È un vantaggio per te essere mancina? Sei mancina o sei ambidestra? Ci scrivi anche con la mano sinistra o ci giochi solo a tennis, come Rafael Nadal?
Sì, sono mancina e questo da molto fastidio alle mie avversarie; è la stessa cosa che provo io giocando contro una mancina, perché non sono abituata a questo.

Sono contenta di essere mancina, perché sai, quando ho iniziato a scrivere, la gente diceva “Oh, tu sei mancina”, e io lo amavo. Quindi, forse questo spiega il tuo amore per la musica. Perché si dice che la gente che utilizza maggiormente la parte destra del cervello abbia inclinazioni artistiche.

Suoni qualche strumento?
Beh, no. A scuola ero solita suonare il “fleita”, non so come voi lo chiamate. Il flauto. Hai preso delle lezioni private?
Ero solo una lezione a scuola, non sono andata oltre. Ascolti la musica per rilassarti prima delle partite? Alcuni giocatori lo fanno.

Se non fai questo, che cos'altro fai?
Solamente da un paio d'anni ho iniziato ad ascoltare musica nel tragitto che porta dall'hotel al campo di gioco. Dopo questo, prima dei match, mi piace avere sensazioni più tranquille, quindi magari mi leggo un libro.

Ma sì, a volte, guardo dei film prima dei match, a seconda del mio umore. Sai, il genere di film che ti ispirano, o magari guardo qualche sport, amo per esempio guardare uno sport di lotta, in modo da essere ispirata per battere la mia avversaria.

Dopo il 2004, un sacco di tenniste russe hanno iniziato a dominare in questo sport. Tu avevi dei grandi punti di riferimento come Anastasia Myskina, Marat Safin, ecc... Quali tennisti o tenniste russe ti hanno ispirata maggiormente?
Direi Anastasia Myskina.

Amavo vederla giocare, per esempio quando vinse la Kremlin Cup; ero ancora una juniores quando vinse il titolo al Roland Garros nel 2004. Mi aiutò molto allora, e mi sta aiutando anche adesso da quando è diventata capitano di Fed Cup.

È davvero bello imparare qualcosa da lei. Eri in grado di avere una conversazione con la Myskina, tornando indietro nel 2004?
Non molto. Potevo solo dire ciao e poco altro. L'ho conosciuta meglio quando ho iniziato a giocare la Fed Cup, quando è diventata come una sorta di secondo allenatore per me.

Sono davvero felice che non abbiamo mai giocato contro, e per questo rimane un'icona ai miei occhi. È davvero piacevole chiacchierare con te. Te lo senti dire spesso dalle persone?
Dipende da persona a persona. Con alcune persone sono più chiusa, magari sei tu che mi fai sentire a mio agio.

Sono contento di sentirlo da te. Grazie. Tornando alle domande, ti voglio chiedere del tuo amore per Mosca. Ci vivi da sempre. Hai mai preso in considerazione di andare ad abitare in un'altra nazione?
Amo la mia città.

Sono nata a Mosca e tutta la mia famiglia vive lì. Ho cercato di allenarmi per 4 mesi in Spagna nel periodo in cui stavo facendo la transizione da giocatrice junior e professionistica, ma è stato troppo duro per me ed avevo bisogno di stare con la famiglia e con gli amici.

Per me, un'atmosfera piacevole e familiare è molto importante.
Una cosa interessante è che, prima degli Australian Open, mi alleno a Mosca nei campi al coperto, quando la temperatura in quel periodo e di -20 gradi circa, e la gente mi chiede perché non vada ad allenarmi in Thailandia o in un altro posto più caldo!

Ma io ho bisogna di stare tranquilla e rilassata. Quello che faccio di solito è arrivare a Melbourne qualche giorno prima per abituarmi alla condizione climatica. Hai dei buoni rapporti con le tue colleghe russe? Come ci si sente a giocare per la Russia in Fed Cup?
Mi piace la Fed Cup, amo il clima che si respira.

Poi tutte le ragazze russe fanno il tifo a bordo campo. Quando guardi ad altri sport di squadra o anche all'atletica, non giocano ognuno per se stessi, hanno un team. Il tennis, invece, è uno sport individuale. Siamo tutti soli lì fuori, ma quando gioco la Fed Cup c'è un grande senso di cooperazione e partecipazione comune.

C'è un torneo in particolare che hai da sempre sognato di vincere?
Voglio vincerli tutti (ride). Penso che se ci fosse avrei una preferenza per le superfici rapide, perché mi trovo a mio agio lì, quindi direi gli Australian Open o gli US Open.
Anche le Olimpiadi sono davvero importanti per me
.

Ti piace ancora di più giocare per il tuo paese?
Sì. Spero davvero un giorno di vincere una medaglia per il mio paese. Il tuo sport preferito oltre al tennis?
Basket e hockey sul ghiaccio, e guardo occasionalmente il calcio.

Ekaterina Makarova

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