Steffi Graf e Andre Agassi o, per i più giovani, Maria Sharapova e Grigor Dimitrov. Sono due delle coppie 'in love' che il circuito del tennis professionistico ha fatto nascere e che nel tempo hanno conquistato copertine di riviste satinate e l'immaginario comune della gente.
Tennis e amore hanno trovato però terra fertile anche dalle nostre parti grazie a due giocatori che hanno tutte le carte in regola per caricarsi il tennis italiano sulle spalle e portarlo lassù dove merita. I più informati e competenti avranno già capito che stiamo parlando di Flavia Pennetta e Fabio Fognini.
Una coppia che rispecchia in pieno tutte le sfaccettature del nostro essere italiani. Una coppia di cui ha raccontato la stessa Flavia in esclusiva a Tuttosport. Partiamo dal matrimonio: "Non al momento - ha spiegato la giocatrice brindisina a pochi giorni dalla partenza per l'Australia - Per adesso stiamo bene così.
Siamo felici che è ancora meglio". Flavia ha raccontato del Fognini-casalingo, persona completamente all'opposto di quel grandissimo talento che però ogni tanto sul campo si fa prendere dall'irrascibilità: "Fabio è la persona più quieta e sorridente del Mondo.
Sa perché lo adoro? Perché mi fa ridere. Di continuo". Ma la love story Pennetta-Fognini non è legata solo alle concomitanze nei tornei maschili e femminili che si sovrappongono: "Stiamo insieme nel mio appartamento di Barcellona", ha aggiunto la giocatrice pugliese che sul fatto di essere al centro delle attenzioni anche del mondo del gossip ha spiegato: "Mah un po' ci siamo abituati.
Un po' riusciamo a sfuggire a tutto e tutti, come quando siamo andati in vacanza a Formentera. Un po' non ci riusciamo. A Roma avevamo uno stuolo di paparazzi insediato in pianta stabile davanti all'hotel. Ad un certo punto ho perso una decisione: sono scesa e ho offerto loro il caffè.
Dopo ho detto loro: ragazzi che vogliamo fare? Qui non ci siamo solo noi, ci sono anche la famiglia di Fabio e la mia. Bisogna avere rispetto di tutti. Hanno capito e da quel momento ci hanno lasciato in pace". Inevitabile poi una domanda sulle arrabbiature di Fabio in campo: "Diciamo che anche io mi arrabbio quando lui si comporta male" e poi ha aggiunto: "Fabio sbaglia il modo di reagire a questi errori (dell'arbitro, ndr).
Altre volte è imperdonabile, come a Montecarlo". Pero Flavia di lui non cambierebbe "nulla. Mi piace così e me lo tengo così. Punto". Passando a parlare di se stessa, Flavia non ha voluto guardare troppo in là.
Non ci vuole pensare: "Oggi non mi sento ancora pronta per mollare la mia vita tennistica che poi sarebbe la mia passione. I figli verranno dopo". La Pennetta neanche si vedrebbe in altri ruoli. Capitano donna di una squadra di uomini in Coppa Davis? Per carità: "Non sarei in grado.
Hanno ragione Nadal e gli altri ragazzi che si sono ribellati: è giusto che i maschietti stiano per conto loro e si rapportino ad un capitano maschio", ha chiarito in riferimento alla nomina di Gala Leon a capitano della squadra spagnola.
Ma un'idea potrebbe essere quello di essere un giorno capitana di Fed Cup: "Quello è un ruolo che penso potrei ricoprire", ha concluso la Pennetta che per ora, come detto, pensa ancora al tennis giocato e che ha puntato il suo obiettivo 2015. A precisa domanda 'Che torneo si vince quest'anno?", Flavia non ha avuto dubbi: "Roma"!
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