Jurgen Melzer si ritira: "Ecco per cosa vorrei essere ricordato"



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Jurgen Melzer si ritira: "Ecco per cosa vorrei essere ricordato"

La carriera di Jurgen Melzer è terminata qualche giorno fa davanti al pubblico amico di Vienna. L’austriaco ha scelto il torneo di casa per porre fine ad una carriera che gli ha regalato molteplici soddisfazioni.

17 titoli in doppio, specialità in cui ha raggiunto la sesta posizione del ranking, a cui si vanno ad aggiungere i cinque ottenuti in singolare (laddove si è spinto fino all’ottava piazza ATP nel 2010).

Alexander Zverev è stato l’ultimo compagno di doppio di Jurgen, ma i due si sono arresi a John Peers e Filip Polasek con lo score di 7-6 7-5 al primo turno. Pur essendosi dedicato soltanto al doppio negli ultimi anni, Melzer si è tolto parecchie soddisfazioni anche in singolare.

La vittoria che ricorda più volentieri è senza dubbio quella contro Novak Djokovic al Roland Garros 2010. Quella sconfitta fu devastante per il morale di Nole, che conduceva di due set e sembrava indirizzato verso un comodo successo.

In una recente intervista per il sito dell’ATP, il 40enne di Vienna è tornato a parlare di quell’indimenticabile pomeriggio.

Jurgen Melzer si ritira a testa alta

“Ricorderò per sempre la vittoria contro Novak Djokovic al Roland Garros 2010” – ha esordito Melzer.

“Aldilà delle vittorie e delle sconfitte, ho sempre cercato di essere un buon ambasciatore per questo sport e ho provato a renderlo il più entusiasmante possibile per i tifosi. Sono rimasto a bocca aperta quando mi è stato detto che un ragazzino mi aveva scelto come argomento per un tema scolastico.

Questo dimostra che mi sono guadagnato un bel po’ di rispetto nel corso degli anni” – ha aggiunto. Jurgen aveva smesso con il singolare nel 2018, allo scopo di indirizzare tutte le sue energie sul doppio. “Durante il mio ultimo match, a nessuno è venuto il pensiero che non avessi il livello necessario per essere in campo.

Ho giocato meglio di così durante la mia carriera, ma anche molto peggio. Mi ritiro sapendo di essere ancora competitivo. Mi porterò dentro una miriade di ricordi, legati soprattutto alle persone che ho incontrato lungo il cammino”.

Jurgen Melzer