Il segreto di Medvedev: "Consapevole dei miei limiti, lavoro sempre per migliorare"



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Il segreto di Medvedev: "Consapevole dei miei limiti, lavoro sempre per migliorare"

Daniil Medvedev ha ripreso per i capelli una stagione, assurda, che sembrava potesse chiudersi senza particolari momenti da ricordare. Come? Rimanendo unbeaten a novembre, vincendo di fila il "1000" di Parigi-Bercy e soprattutto le Finals di Londra.

Con quali modalità? Facile. Lasciando per strada complessivamente due set e annotando sul taccuino delle vittime i primi tre giocatori del mondo: Novak Djokovic, Rafa Nadal e Dominic Thiem. Solamente tre tennisti nel corso della storia erano riusciti in un'impresa del genere.

Insieme a Novak Djokovic (Montreal 2007) solo David Nalbandian (a Madrid lo stesso anno) e Boris Becker nel 1994. Insomma: il talento russo, che dal successo più dolce in carriera ha raccontato i "come" e i "perché" della ferma-decisione di non festeggiare le vittorie e che ironicamente ha fissato gli obiettivi per la prossima stagione - tra cui rubare il servizio a Ivo Karlovic - nel corso di una chiacchierata con la redazione del sito ATP ha parlato soprattutto dei miglioramenti di carattere mentale che è riuscito a integrare nel corso degli ultimi anni.

Tanti, verrebbe da dire.

Medvedev, "stabilmente instabile"

"Dentro di me c'è ancora probabilmente un vincente che delle volte si comporta come un bambino" ha spiegato "Ecco perché quando magari non gioco bene mi capita di avere qualche scatto di ira.

Perché spesso mi capita di perdere delle partite per motivi del genere. In generale credo che anche questo faccia parte del mio successo: sono consapevole dei miei limiti e lavoro ogni giorno per migliorarmi. Più concentrato sono, più il mio tennis funziona" ha detto con grande chiarezza.Il tennista russo, probabilmente la miglior alternativa ai Big 3 insieme a Dominic Thiem in questo momento storico, ha parlato anche del rapporto con il coach Gilles Cervara.

Una sorta di secondo padre. "Stiamo ovviamente cercando di migliorare ogni aspetto. Dentro e fuori dal campo. Abbiamo anche noi degli alti e bassi, ma credo sia perfettamente normale in una relazione del genere. Funzioniamo per questo.

Lavoriamo ogni giorno per farmi diventare un tennista migliore: delle volte funziona, delle volte no". Photo Credit: Getty Images