Focus tecnico:cosa sono e perché sono importanti gli angoli di separazione nel tennis
by CARLO PIAGGIO | LETTURE 8648
Come a molti sarà sicuramente capitato, assistere dal vivo ad allenamenti o partite di professionisti rende bene l’idea delle velocità che il gioco nel tennis moderno ha raggiunto. Una delle prime sensazioni ricorrenti guardando palleggiare i giocatori di alto livello è di quanto riescano a far viaggiare la pallina con relativo poco sforzo.
Questo si riesce ad ottenere con anni di lavoro su aspetti specifici, ma pensare che certe velocità si possano raggiungere con la semplice forza è un grande errore, proprio perché paradossalmente molti allenamenti dei pro sono volti a far sì che i muscoli si contraggano il meno possibile.
Diversi sono i fattori che con l’allenamento posso migliorare questo aspetto, tra i più importanti ci sono sicuramente il timing esecutivo, la decontrazione, e l’accumulo di energia elastica. Proprio riguardo l’energia elastica è importante sottolineare l’importanza degli angoli di separazione, che se correttamente prodottii riescono a migliorare sensibilmente la prestazione di alcuni colpi.
Di preciso cosa sono gli angoli di separazione? Evitando di cadere in tecnicismi, un esempio rende tutto molto più chiaro. Come dice la parola stessa sono angoli che vengono determinati in fase di preparazione dai vari segmenti corporei.
Ma in che modo? Prendiamo come esempio il diritto.
Rotazione delle spalle e rotazione delle anche
Nella prima fase di preparazione avviene una rotazione delle spalle accentuata dall’azione dell’arto non dominante che accompagna la racchetta prima del movimento di dissociazione.
In fase di determinazione di stance ruotano le anche e questo è il momento in cui bisogna determinare gli angoli di separazione: per un adeguato accumulo di energia elastica è fondamentale che la torsione del tronco non avvenga con una rotazione congiunta di spalle e anche, al contrario le spalle devono ruotare in misura maggiore rispetto alle anche.
La differenza dei gradi di rotazione tra questi due segmenti si chiama appunto angolo di separazione, ed è tale differenza che permette un maggiore accumulo di energia elastica. Altro colpo decisivo in cui gli angoli di separazione sono determinanti per ottenere una prestazione ottimale è il servizio.
Qui, insieme alla torsione del tronco, riveste un ruolo molto importante l’azione delle spalle. Proprio per questo nella fase di caricamento della battuta si arrivano a definire ben due angoli di separazione, uno orizzontale e uno verticale: il primo è determinato dalla maggiore torsione delle spalle rispetto alle anche; il secondo dalla maggiore inclinazione delle spalle rispetto alle anche.
Per quanto riguarda il rovescio ci sono maggiori angoli di separazioni in quello a una mano dove il grado di arretramento della racchetta è certamente maggiore rispetto a quello bimane. La diversa conformazione fisica delle donne riduce sensibilmente la possibilità di creare angoli di separazione nei loro colpi, favorendo invece un’azione congiunta di spalle e anche nella torsione del busto.
L’energia elastica è solo di uno tra diversi aspetti biomeccanici necessari per raggiungere l’alto livello, ma rimane comunque imprescindibile.