Il servizio piatto, lo slice, il kick: variare nel tennis è comunque un vantaggio



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Il servizio piatto, lo slice, il kick: variare nel tennis è comunque un vantaggio

Nel tennis moderno un giocatore viene definito “big server” in base all’efficacia del servizio, in particolare al numero di ace. Di fatto questo è il parametro principale per essere definiti tali, ed è anche giusto che sia così dal momento che parliamo dell’unico colpo nel tennis che permette di ottenere il punto senza giocarlo.

La caratteristica principale dei grandi battitori sta nelle caratteristiche antropometriche, sono infatti accomunati da una struttura fisica imponente che ha come prerogativa principale un’altezza notevole e di conseguenza molta forza.

Chi invece non ha avuto questa fortuna può comunque ottenere ottime prestazioni da questo colpo? Assolutamente si, altrimenti gente come Schwartzman (170 cm) non riuscirebbe a stare su certi livelli stabilmente. L’argentino è l’esempio perfetto dal momento che è uno dei giocatori più bassi del circuito e nonostante ciò è numero 9 del ranking, e con una battuta non all’altezza non si arriva così in alto.

Come fa però uno che non ha i centimetri dalla sua ad essere incisivo con questo colpo? Le chiavi probabilmente sono due: varietà e precisione. Ovvio è che uno col fisico di Schwartzman non arriverà mai a quella che è la prestazione a cui arriva la battuta di Raonic, però può comunque ottenere un numero cospicuo di punti diretti cercando massima varietà con le rotazioni, e soprattutto grande precisione.

Il servizio piatto, lo slice e il kick

Quando parliamo di varietà con le rotazioni ci riferiamo alla tipologia di servizio che viene eseguito, e andando nello specifico quelle più utilizzate dai professionisti sono: il servizio piatto, lo slice e il kick.

Vediamo quali sono le caratteristiche tecniche di ognuno. Il servizio piatto è in genere utilizzato sulla prima di servizio in quanto è la tipologia con la quale si riesce ad imprimere maggior velocità.

Per farlo si tende a lanciare molto in avanti e impattare la pallina circa 30 cm più avanti rispetto alla posizione del piede anteriore, con il piatto corde all’impatto che assume un’angolazione perpendicolare proprio per evitare di imprimere qualsiasi tipo di rotazione.

Il servizio slice è molto usato tra le donne dal momento che molte, per conformazione fisica, non riescono a produrre una buona rotazione in kick soprattutto per il dispendio energetico e la forza che richiede. Per giocare uno slice adeguato l’impatto deve avvenire massimo 15-20 cm davanti al piede anteriore per quanto riguarda i maschi, e in linea con la spalla dominante per le donne.

La differenza sostanziale è che il piatto corde impatta con un’inclinazione che imprime alla pallina una rotazione orizzontale. Maggiore è l’inclinazione dell’attrezzo e maggiore sarà la complessità impressa alla pallina.

Si tenga altresì presente che esasperare l’inclinazione dell’attrezzo per cercare maggiore complessità andrà a discapito dell’accelerazione lineare della racchetta e quindi della velocità.

Il servizio in kick è molto usato nella seconda di servizio tra i maschi, meno nel circuito femminile anche se si potrebbero prendere diverse giocatrici a esempio. L’impatto in questo caso avviene circa 20 cm in avanti rispetto al piede anteriore e l’inclinazione dell’attrezzo imprime alla pallina una rotazione verticale.

Grazie a questo, il rimbalzo della pallina sarà esasperato verso l’alto in modo tale da far giocare la ribattuta dell’avversario sui piani alti. Chiaro è che più in alto avverrà l’impatto, più la parabola sulla seconda sarà difficile da gestire per chi risponde.

Questo è il motivo per cui è difficile breakkare i big server sulle superfici veloci, infatti se non entra la prima ci si ritrova a rispondere a una seconda inattaccabile per tutti, o quasi. Potendo scegliere, è ovvio che un servizio che genera altissime velocità e molti ace sarebbe il sogno di tutti, ma in assenza dei mezzi che lo possono permettere bisogna trovare altre vie, come fanno i “piccolini” del circuito.