In un periodo storico in cui i giocatori serve and volley sono praticamente scomparsi, i singolaristi che possiamo definire specializzati nel gioco di volo sono davvero pochi, diciamo che si possono contare sulle dita di una mano.
Ma esattamente cosa vuol dire essere abili nel gioco di volo? Spesso si ricollega questa affermazione solamente alla tecnica esecutiva intesa come gesto, ma in realtà l’abilità nel gioco di volo viene misurata, oltre che dalla tecnica, anche dal posizionamento a rete e dai tempi di reazione, e in questo si possono riscontrare delle analogie con la risposta al servizio di opposizione, la cui meccanica è condizionata dal tempo che il giocatore ha a disposizione per l’esecuzione del colpo.
Le differenti situazioni di maggiore o minore pressione temporale vanno ad incidere direttamente sulla meccanica del colpo, quindi a seconda delle diverse situazioni tattiche possiamo distinguere diverse tipologie di volèe, tre in particolare: la volèe eseguita con il braccio, la volèe eseguita con il gomito, e la volèe eseguita con la mano.
Quest’ultima è la più ricorrente quando c’è molta pressione temporale, cioè quando il passante è particolarmente veloce e occorre giocare una volèe di opposizione, in questa circostanza l’attrezzo e la mano sono perfettamente in linea.
Quando al contrario mano e racchetta sono disallineati con quest’ultima in posizione più arretrata, sarà il caso di una volèe smorzata proprio perché il disallineamento in questo caso favorisce la riduzione di forza sulla palla.
La volèe eseguita con il gomito
Per quanto riguarda invece la volèe eseguita con il gomito sono fondamentali i movimenti di flessione prima ed estensione poi, in quanto se eseguiti correttamente comportano l’impiego di energia elastica oltre che maggiore tempo di applicazione della forza.
Tatticamente questa tipologia di colpo è molto ricorrente quando il posizionamento è distante dalla rete, si parla quindi della volèe di approccio. L’ultima tipologia è la volèe eseguita con il braccio che ovviamente è la più utilizzata per le volèe alte, che spesso coincidono con quelle di chiusura.
Essendo in questa circostanza l’impatto più distante dal corpo, l’arto dominante sarà praticamente disteso e ci sarà una maggiore ampiezza di finale di movimento. Dal momento che la maggior parte delle volèe alte sono dei colpi chiusura su palle non estremamente veloci, per applicare più forza sulla pallina verrà utilizzata una maggiore torsione del tronco.
Un ottimo giocatore di volo, per potersi definire tale, in avanti deve essere abile in tutte la fasi, di conseguenza deve avere nel proprio repertorio tutte le tipologie di colpi citate.