Italia-Cile, bel gesto di Matteo Berrettini: l'azzurro in panchina con la squadra
by GENNARO DI GIOVANNI
Dentro o fuori. L’Italia capitanata da Filippo Volandri è già davanti ad un bivio in Coppa Davis. Nella seconda sfida della fase a gironi di Bologna, gli azzurri sfideranno il Cile dalle ore 15, dove saranno costretti ad un solo risultato, la vittoria, per tenere vive le speranze di qualificazione alle Finals di Malaga.
Sconfitti contro il Canada, privi dei suoi talenti Felix Auger Aliassime e Denis Shapovalov, l’Italia di Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego, non potrà fare ulteriori passi falsi, se non vorrà concludere prematuramente il suo percorso nella manifestazione.
Nicolas Jarry n. 22 al mondo, e Cristian Garin, oggi fuori dalla top 100 ma ex n. 17 ATP, sono i pericoli di oggi. Il giornalista Giorgio Spalluto ha spiegato cosa deve succedere affinchè l'Italia possa staccare il pass per le Finals, prendendo anche in considerazione gli ipotetici risultati delle altre due nazionali in corsa, Canada e Svezia:
L’Italia deve battere il Cile per restare in vita.
E farlo per 3-0, per non rischiare di essere comunque eliminata in caso di successiva vittoria del Cile sul Canada. Forza ragazzi e forza... Canada! Ecco alcune combinazioni 👇#daviscup pic.twitter.com/USlVATWKtx — Giorgio Spalluto (@GeorgeSpalluto) September 14, 2023
Berrettini siederà in panchina con i compagni
Gli azzurri, anch’essi privi del loro giocatore più rappresentativo, Jannik Sinner, potranno ‘contare’ seppur solo in parte, di Matteo Berrettini, che sta ancora recuperando dal suo infortunio, ma siederà in panchina insieme ai suoi compagni per supportarli e far sentire la sua vicinanza.
L'ex finalista di Wimbledon, fece lo stesso l’anno scorso a Malaga (dove alla fine fu utilizzato nel doppio contro il Canada), denotando un grande senso di appartenza ai suoi colori. L’italia può contare su dei precedenti estremamente favorevoli contro la squadra cilena.
Su 6 precedenti gli azzurri sono sempre usciti vincitori. Nel cuore di tutti i tifosi la sfida vinta a Santiago nel 1976, che regalò agli azzurri capitanati da Nicola Pietrangeli la prima e unica Davis della storia del tennis italiano.
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