Il tennis di Carlos Alcaraz è un tennis esplosivo. Lo spagnolo è aggressivo sul rettangolo di gioco, con un gioco fatto di continue e devastanti accelerazioni. A volte talmente spiazzante da riuscire a vincere i principali tornei della stagione: ha vinto due Slam, Us Open e Wimbledon, quattro Masters 1000 e quattro tornei ‘500’ e due ‘250’.
Un tennis che però può nascondere delle insidie. Essere aggressivo a volte può costare caro: è più facile indurre in errore provare sempre a spingere al massimo. È il pensiero che ha espresso Casper Ruud.
Il tennista norvegese, avversario di Alcaraz in due occasioni importanti (la finale degli Us Open e la finale del Miami Open, entrambe del 2022), ha voluto sottolineare questo aspetto nel suo podcast, fatto in collaborazione con Eurosport, “Ruud Talk”.
“Penso che sia diventato più maturo. Sembra un po' più grande, un po' più forte fisicamente. Gioca in modo molto aggressivo e molto bene, ma a volte sembra che giochi per battere se stesso. Si spinge quasi troppo oltre, almeno a mio avviso.
Non lo sto criticando perché è un grande giocatore, ma a volte, quando fai tutti questi colpi pazzeschi, è forte la tentazione di provarne uno ancora più pazzesco”, ha esordito il tre volte finalista Slam.
Le parole su Alcaraz
Secondo Casper Ruud, però, Carlos Alcaraz non cade più in questa trappola dettata dal suo gioco, non con la stessa frequenza che faceva ai suoi esordi. “Penso che abbia capito che la maggior parte delle partite non si vincono giocando così aggressivo una dopo l'altra”, ha proseguito l’ex numero due del mondo.
“È più una questione di stabilità e penso che stia giocando con più calma di prima, e questo può essere pericoloso ovvero quando hai la forza e il potere insieme all'intelligenza in campo che abbiamo visto quest'anno.
È un'ottima combinazione”, ha concluso nel suo podcast il numero uno norvegese, anche lui atteso sul campo di Parigi-Bercy per la corsa alle Finals.