Medvedev fiducioso verso Alcaraz: "Nel tennis puoi battere chiunque"

• Tennis News
• Carlos Alcaraz

Era la semifinale più attesa ed è arrivata. Il numero uno al mondo (ancora per poco visto che da lunedì sarà Novak Djokovic) e la sfida al numero tre Daniil Medvedev. Il russo è un avversario molto ostico qui, ha vinto gli Us Open ma dovrà fare i conti con la sua bestia nera, Alcaraz è un avversario che gli ha sempre creato problemi e soprattutto nelle sfide importanti lo ha visto sconfitto.

Daniil è arrivato molto bene in semifinale, ha battuto in tre set in una battaglia comunque dura il connazionale e grande amico Andrey Rublev e ora sfida il numero uno, ed è lui l'ostacolo principale per provare ad evitare la tanto attesa finale tra Carlos Alcaraz e Novak Djokovic.

In conferenza stampa (Daniil ha parlato prima del match di Carlos contro Zverev) il russo ha provato a immaginare lo spagnolo come avversario e ha mostrato di non avere alcuna intenzione di abdicare. Qui Daniil ha vinto togliendo la possibilità di Djokovic di fare il Career Grande Slam ed ha poi parlato così: "Lui riesce a rispondere a ogni mio colpo, quasi tutti i tennisti faticano a colpire la palla comandando il gioco mentre lui riesce a controllare e mi fa correre, io provo a rispondere ma lui fa dritti a 100 miglia ed è impressionante.

Poi ha diritto, rovescio, fa palle tagliate e smorzate, ha davvero tutti i colpi". Poi però Daniil ricorda: "Nel tennis puoi battere chiunque, tennisti hanno battuto Novak ed hanno battuto Rafa sulla terra rossa. È una cosa quasi impossibile, ma alcuni ci sono riusciti ed anche con Carlos è la stessa cosa.

Ogni volta che gioco contro di lui voglio vincere, e so che devo fare davvero benissimo al servizio. Devo servire e poi colpire con colpi vicino alle righe, poi devo dare sempre il 100 %. Se sto meglio dello scorso anno? Sto giocando in modo incredibile, Andrey ha fatto un grande match e anche De Minaur ha giocato bene ma io sto a un gran livello e sono orgoglioso di tutto ciò". A volte non è facile e sicuramente le condizioni non mi hanno aiutato ma mi spingono a fare meglio".