Carlos Alcaraz conserva il primato: sarà numero uno fino agli Us Open

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Tres semanas mas. Una vittoria importante per vari motivi quella di Carlos Alcaraz nella battaglia di due ore e diciannove minuti che ha permesso al ventenne spagnolo di battere Hubert Hurkacz nella semifinale del Master 1000 di Cincinnati e di conquistare la sua quinta finale in carriera in tornei di questa categoria.

La conquista dell’ultimo atto, che lo vedrà di fronte a Novak Djokovic in un remake della finale di un paio di mesi fa a Wimbledon, ha assicurato al tennista spagnolo il mantenimento della vetta del ranking mondiale anche in caso di sconfitta contro il serbo.

Alcaraz arriverà dunque tra tre settimane agli Us Open, ultimo slam dell’anno, ancora da numero uno del mondo, torneo in cui però dovrà difendere i 2000 punti conquistati grazie al successo dello scorso anno.

Torneo al quale invece non prese parte Novak Djokovic a causa delle leggi sull’obbligo vaccinale vigenti nella passata edizione. Conservare la testa del ranking anche dopo il major americano sarà dunque per il tennista di Murcia un’impresa piuttosto ardua.

Le parole di Alcaraz dopo il successo su Hurkacz a Cincinnati

In conferenza stampa Alcaraz si è detto lusingato dai complimenti ricevuti da Djokovic dopo il successo a Wimbledon, ma ha voluto evidenziare come non si ispiri a nessuno dei Big 3 ma che il suo obiettivo sia quello di creare uno stile unico, quello di Carlos Alcaraz.

“È fantastico che qualcuno come Novak dica queste cose su di te. Qualcuno che ha giocato contro il miglior Rafa, contro il miglior Roger, e dice che ho alcune cose del loro gioco, è fantastico per me. Ma non sono del tutto d'accordo, perché dico sempre che sono Carlos Alcaraz a tutti gli effetti.

Non mi ispiro allo stile di Rafa, di Roger, di Novak. Cerco solo di seguire il mio percorso, di creare Carlos Alcaraz. Lo dico sempre. Credo di non avere caratteristiche diverse da quelle di Carlos Alcaraz” ha dichiarato il due volte campione slam.