La finale di Wimbledon è considerata già un passaggio di testimone. Da Novak Djokovic, l’ultimo baluardo dei Big 3 (in attesa del ritorno di Rafa Nadal), a Carlos Alcaraz, leader della nuova generazione che scalpita per fare ciò che i suoi predecessori hanno fatto negli ultimi venti anni.
Se il tennista serbo, forte dei suoi 23 titoli del Grande Slam, ha già dimostrato di poter essere considerato tra i più forti di sempre, lo spagnolo ha appena iniziato la sua scalata. Per arrivare a quel successo, l’ex numero uno del mondo Jimmy Connors consiglia Carlos Alcaraz: che Novak Djokovic gli sia d’ispirazione, è questo il messaggio.
"Novak combatte contro i giovani. Batte ragazzi che hanno 15, 16, 17 anni meno di lui. Questo dimostra cosa è disposto a dare”, ha detto Connors in un recente episodio del podcast "Advantage Connors".
Alcaraz come Djokovic?
Connors ha sottolineato che la passione, la dedizione e l'atteggiamento necessari a Novak Djokovic per raggiungere la sua posizione attuale sono esattamente ciò a cui aspira Carlos Alcaraz.
“Ogni volta che va in campo, il suo gioco è in grado di resistere alla gioventù. Tutto ciò che è servito a Djokovic per arrivare dov'è ora, questo è ciò per cui Alcaraz si sta battendo.
Ti guardi indietro e dici che quel ragazzo ha esattamente quello che ho fatto, quello che avevo e quello che stavo cercando”, ha concluso il campione Slam nel suo podcast. Da maestro ad allievo: questo si racchiude in una sfida tra Alcaraz e Djokovic.
Uno scontro che, ad ora, si potrà riproporre a Cincinnati, per il secondo Masters 1000 della stagione sul cemento statunitense, dopo il forfait del tennista di Belgrado al torneo '1000' di Montreal. Oppure, direttamente agli Us Open, ultimo Major in programma per questa stagione: se si segue l'attuale ordine delle teste di serie, il match tra i due potrebbe valere ancora il titolo Slam, come successo a Wimbledon. Photo credits: Corinne Dubreuil/ATP Tour