L’era dei Big Three è oramai al tramonto (salvo forse per Novak Djokovic), ma il tennis sembra essere comunque in buone mani in vista del futuro. Sono diversi i giocatori che col susseguirsi delle stagioni escono allo scoperto e danno nuova linfa allo sport e tra questi non si può, ovviamente, non menzionare Holger Rune, Carlos Alcaraz o l’azzurro Jannik Sinner, i quali già da tempo hanno dimostrato di disporre di un gran potenziale.
Due di questi, il danese e la giovane stella spagnola, si sono incrociati già a livello juniores, come raccontato da Rune in una recente intervista per Tennis Magazin: “Ci conosciamo dai tempi delle giovanili, abbiamo giocato spesso contro, ricordo di aver fatto grandi partite con lui.
È un ragazzo fantastico, mi piace Carlos, lui viene dal sud dell'Europa e io dal nord. Possiamo essere diversi, sì, ma entrambi vogliamo la stessa cosa. Tutti vogliono essere i migliori, è sempre stato così, quindi in futuro giocheremo grandi partite l'uno contro l'altro, ne sono sicuro” .
Rune: “Ecco perché amo il tennis. Ostacoli? Vanno bene”
Grandi ambizioni e nessun timore di fronteggiare le avversità. Questo è il mantra di Holger Rune, che vede negli ostacoli solo ed esclusivamente occasioni di crescita e miglioramento, come ha raccontato a Tennis Magazin: “Di norma, mi piace raggiungere i miei obiettivi, ma va bene quando compaiono degli ostacoli, significa che ci sono cose in cui non sono ancora abbastanza bravo, quindi devo migliorare per andare avanti.
Imparo attraverso l'esperienza, nessun essere umano è uguale, forse ciò che funziona per qualcun altro non funziona per me” . Rune che ha proposto, inoltre, un’accurata descrizione di sé stesso, parlando dell’Holger giocatore e dell’Holger fuori dal campo da gioco, spiegando inoltre il suo amore per il tennis: “Quello che mi piace di più [del tennis] è che è uno sport individuale, mi piace avere il controllo.
Da un lato è anche complicato, ma è una sensazione molto bella quando si fa bene il proprio lavoro. Sono sempre felice, amo allenarmi e giocare partite. Allo stesso tempo, voglio vincere e sono un perfezionista.
In campo non mi fermo mai, amo la sensazione di andare al 150% di intensità. Non direi che sono come la notte e il giorno, ma sono sicuramente più rilassato fuori dal campo” . Photo Credits: Julien Crosnier/FFT