Carlos Alcaraz, parla il fisioterapista: "Ecco cosa è successo dopo la partita"
by GIUSEPPE DI LAURO
Due set di grande intensità e caratura tecnica prima dei crampi che hanno letteralmente condizionato Carlos Alcaraz che ha perso nettamente poi il terzo e il quarto set riuscendo a portare a casa solo due game. La semifinale tra il giovane spagnolo e Novak Djokovic non ha avuto il finale che speravano tutti gli appassionati di tennis a causa dello spagnolo in preda ai nervi ed alla tensione.
Il fisioterapista Juanjo Moreno del campione in carica degli Us Open, in un’intervista che ha rilasciato a Cadena COPE ha parlato così del problema avuto: “Una sconfitta fa sempre male, è difficile da accettare, ma diciamo sempre che non è una sconfitta, ma un'esperienza di apprendimento” -debutta il fisioterapista- “Sono stato dopo la partita a curare Carlos e il suo corpo sta bene, i suoi muscoli sono in ordine...
ma in quel momento c'era molta tensione, che si è tradotta in un momento di rilassamento quando è arrivata la rampa. Questo succede a molti atleti in sala stampa, per esempio. Carlos è sempre riuscito a gestirlo molto bene, nel riscaldamento ci stavamo divertendo, ci stavamo divertendo...
ma quando ci si avvicina alla partita compaiono i nervi e la tensione, e in questa occasione forse la tensione mentale era più evidente che in altri momenti".
Un Carlos Alcaraz decisamente rammaricato
Anche l’iberico, nella conferenza stampa post gara, ha parlato dei problemi avuti durante la semifinale di Parigi contro il ventidue volte vincitore slam Djokovic: “È stata davvero dura per me.
Sono deluso dal fatto sia capitata una cosa del genere in una partita come questa. Arrivavo a questo match con grande emozione, mi sentivo bene fisicamente. Poi ho avuto i crampi alla fine del secondo set e all'inizio del terzo, è stato davvero deludente" , ha spiegato Alcaraz in conferenza stampa.
"I primi due set sono stati molto, molto intensi, e ho iniziato ad avere crampi al braccio. All'inizio del terzo set ho iniziato ad avere crampi in ogni parte del corpo, non solo nelle gambe. Anche le braccia, ogni parte delle gambe.
Penso sia colpa della tensione. Scambi lunghi, due set intensi, drop shot. È una combinazione di molte cose”. Carlos Alcaraz, tra l’altro, in caso di vittoria del 36enne di Belgrado in finale contro Casper Ruud, sarebbe nuovamente scavalcato nella classifica Atp.
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