Nell'ultimo ventennio il mondo del tennis ha assistito al dominio e agli incredibili risultati dei Big Three. Roger Federer, Novak Djokovic e Rafael Nadal si sono divisi i titoli ed hanno raggiunto grossi risultati, cambiando la storia di questo sport.
22 titoli Nadal e Djokovic, 20 Roger Federer che ha dato il suo addio lo scorso anno. Intanto le nuove leve avanzano e ci sono giovani molto interessanti: l'uomo più atteso è ovviamente il numero uno al mondo Carlos Alcaraz, ma ci sono tanti altri giovani interessanti, a partire dal danese Holger Rune e dai nostri Jannik Sinner e Lorenzo Musetti.
Holger Rune ha già vinto un 1000, lo scorso anno a Parigi-Bercy mentre quest'anno ha perso due finali, prima a Monte-Carlo e pochi giorni fa a Roma. Il noto coach Ivan Ljubicic, storico allenatore di Roger Federer, ha parlato della crescita del tennis attuale e di tanti giovani talenti.
Ecco le sue parole ai microfoni della Gazzetta dello Sport: "Holger Rune crede molto in sé stesso, in questo sport è importante avere questa grinta per volere sempre di più. Alcaraz è molto più calmo, più maturo e riesce a gestire meglio le situazioni in campo.
A dire il vero non vedo un grosso divario tra i due e posso dire anzi che si sta assottigliando sempre di più". Ljubicic non è l'unico a credere in questa cosa e in tanti pensano che Rune presto possa raggiungere o quanto meno avvicinare la vetta.
Ljubicic e le parole su Daniil Medvedev
Il tennista russo Daniil Medvedev ha sorpreso tutti pochi giorni fa ed ha vinto il Masters 1000 di Roma. Sebbene parliamo di un campione di caratura mondiale va infatti sottolineato che Daniil non ha mai avuto un grande rapporto con la terra battuta e invece a Roma ha vinto il suo primo grande titolo su questa superficie.
Ljubicic, nel corso dell'intervista, ha parlato anche di lui e ha commentato: "Stiamo pur sempre parlando di un tennista che è stato numero uno al mondo ed ha vinto gli Us Open, parliamo di un tennista poi che gioca molto bene.
Sulla terra il suo servizio è meno incisivo che sul veloce, i suoi colpi sono meno fastidiosi e e non credo che in futuro questa diventerà la sua superficie preferita", ha chiosato infine il coach. Photo Credit: Getty Images
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