Davidovich Fokina ammirato da Alcaraz: "Nel 2022 ha fatto qualcosa di stratosferico"

• Tennis News
• Carlos Alcaraz

Gli ultimi mesi non sono stati semplici per Carlos Alcaraz. Il giovanissimo Spagnolo, a cavallo tra la fine della scorsa stagione e l’inizio della nuova, è stato bersagliato da diversi infortuni, che gli hanno fatto saltare alcuni eventi importantissimi oltre a fargli perdere la prima posizione del ranking Atp.

Prima lo strappo addominale durante il Masters 1000 di Parigi-Bercy, che lo ha costretto a rinviare la sua prima partecipazione alle Atp Finals di Torino, poi il forfait più doloroso, quello agli Australian Open, a causa di un infortunio alla gamba, avvenuto in un allenamento.

L’ormai ex numero uno ha una voglia matta di riprendersi tutto quello che la sfortuna gli ha tolto e inizierà la sua stagione dalla terra rossa di Buenos Aires, in programma a metà Febbraio.

Le parole al miele di Fokina per Alcaraz

Il suo connazionale, Alejando Davidovich Fokina, in un’intervista rilasciata ai microfoni di Marca, ha commentato la la strepitosa cavalcata che ha portato il tennista di El Palmar, dall’essere un baby prodigio fino alla prima posizione della classifica mondiale: “Il mondo intero è rimasto sorpreso da quello che ha fatto nel 2022 Carlos.

E’ stato qualcosa di stratosferico. Ha vinto un 'Grand Slam', è stato il numero uno, e ha vinto molti altri tornei. Per molti è una strada da percorrere”. ha affermato ammirato il numero 30 al mondo.

Il 24 enne si è poi soffermato sul suo momento di forma, non proprio eccelso, che lo ha visto uscire in diverse occasioni prima del previsto: “Ci sono sempre obiettivi di classifica e titolo. Ma la mia priorità è essere più solido sul circuito e non avere quegli alti e bassi.

Avere più settimane buone che cattive. Penso comunque di aver iniziato l'anno meglio di qualsiasi altro. Sia fisicamente che dal punto di vista del tennis sono arrivato abbastanza preparato”. Poi una riflessione sui Next Gen, e sull’impatto che stanno avendo nel circuito: “Io ormai ho già superato quella fase.

Sono stato un anno al 'Next Gen' di Milano, sarei dovuto andarci di nuovo, ma non si è fatto causa Covid. Sono una via di mezzo perché ho quasi 24 anni. E quelli che sono "Next Gen" lo stanno calpestando molto duramente.

Non avevo idea che così tanti giovani giocatori sarebbero stati così in alto”. ha concluso. Photo credit: Getty images