Paire perde all'esordio, non stringe la mano all’avversario e sprofonda nel ranking



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Paire perde all'esordio, non stringe la mano all’avversario e sprofonda nel ranking

Benoit Paire sta vivendo probabilmente il periodo più difficile della sua carriera. Il tennista francese ha deluso le aspettative al torneo Challenger di Noumea, dove ha perso ai quarti di finale contro Raul Brancaccio, e ha poi provato a superare le qualificazioni agli Australian Open.

Dopo aver sconfitto in tre set molto combattuti il brasiliano Matheus Pucinelli de Almeida, Paire è crollato contro Michael Mmoh e si è fermato al secondo turno. Al termine della sua avventura australiana, il giocatore classe 1989 ha successivamente perso tre match consecutivi ai Challenger di Tenerife 1 e 2 e Quimper.

Paire

L’ultima sconfitta subita ai danni di Santiago Rodriguez Taverna ha aperto un grande punto interrogativo sul futuro di Paire, che ha fatto discutere con un gesto tutt’altro che carino. Il francese non ha infatti stretto la mano al suo rivale e ha raggiunto velocemente gli spogliatoi.

Le prestazioni negative di inizio 2023 hanno compromesso in maniera drastica la sua classifica.

In questo momento, consultando il ranking live, Paire occupa la 212esima posizione e potrebbe perdere ulteriore terreno fino al prossimo lunedì nel caso in cui determinati giocatori dovessero fare bene questa settimana.

La statistica diventa ancora più inquietante analizzando il passato. Il francese non si trovava fuori dalla top 200 dal 28 giugno 2010. Nel 2016, inoltre, Paire ha raggiunto il suo best ranking alla diciottesima posizione.

Il nativo di Avignone aveva parlato recentemente dei suoi problemi personali alimentando ulteriormente il dibattito sulla salute mentale degli atleti. "Dall'inizio dell'anno ho dovuto lottare con la mia mente. Penso che dopo il Covid non ci siano stati molti momenti in cui mi sono sentito molto felice.

Sono abbastanza sensibile ed emotivo, quindi tutto ciò che è successo mi ha colpito e mi ha ferito più degli altri. La cosa difficile è non sapere quando si guarisce e potrebbe volerci tanto tempo.

Ho capito che ho bisogno di aiuto. Ora seguo una terapia da uno psicologo e un mental coach per cercare di capire cosa mi sta succedendo" .

Photo Credit: Getty Images

Video Credit: MEF Tennis Events