Thai-Son Kwiatkowski alza la voce contro la piaga dell'odio sui social



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Thai-Son Kwiatkowski alza la voce contro la piaga dell'odio sui social

“Devi amare questo sport per giocare a livello Challenger” , inizia così la denuncia di Thai-Son Kwiatkowski. Il tennista americano ha deciso di alzare la voce e di non rimanere più in silenzio di fronte ai continui insulti ricevuti sui social network dopo le partite.

È diventata quasi una moda offendere e criticare le persone attraverso un computer ed uno smartphone; una moda pessima, che riunisce e fa sentire forti delle persone evidentemente piccole e deboli. Kwiatkowski, dopo la sconfitta contro Martin Klizan al Challenger di Noumea, ha provato a descrivere le sue sensazioni dopo l’ennesima ondata di insulti social.

“Ho volato da solo per 40 ore per raggiungere Nuova Caledonia. Ho giocato tre partite, per un totale di 6 ore sul campo, e guadagnato 780 dollari. Torno in albergo, totalmente solo, e ciò che leggo quando accendo il cellulare sono solo insulti e minacce di morte per me e la mia famiglia da parte di stupidi giocatori d’azzardo che hanno perso una scommessa.

Ad essere sincero, adoro lo sport. Sono fortunato ad essere sano e giocare nonostante tutte le cose orribili che stanno succedendo per il mondo”. Kwiatkowski ha postato alcuni degli insulti e delle minacce ricevute sul proprio account Twitter.

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