Adrian Mannarino critica l'ATP di New York: "Mi sarei suicidato"



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Adrian Mannarino critica l'ATP di New York: "Mi sarei suicidato"

La scorsa settimana l'ATP 250 di New York ha celebrato ufficialmente la sua prima edizione, sostituendo Memphis nel calendario maschile. Tra le note incolori sicuramente la scarsa affluenza di pubblico in una location penalizzante come il Nassau Veterans Memorial Coliseum di Long Island, lontano circa 11 chilometri a est dal perimetro municipale. Non è rimasto di certo contento Adrian Mannarino, che si è arreso in tre set a Sam Querrey in semifinale. “Non ci fosse stata la mia ragazza ad accompagnarmi mi sarei suicidato”, ha confessato il francese. "Eravamo in mezzo al nulla, senza fare niente nel corso della giornata: solo giocare a tennis. Non è qualcosa che mi piace".

Josh Ripple, direttore del torneo, ha fatto sapere al New York Times di non aver gradito le dichiarazioni polemiche del giocatore: “I commenti di Mannarino non sono stati apprezzati, se il torneo non gli piace e non vuole tornare non è obbligato a farlo. Gli unici riscontri negativi sono arrivati da lui, mentre tutti gli altri giocatori sembravano molto contenti”.

Chi invece ha elogiato l'evento è stato l'86enne storico allenatore Nick Bollettieri, presente durante la settimana di gare: “Ambiente perfetto, mi è piaciuto davvero molto. Sono certo che nei prossimi anni diventerà un evento di grande successo”. Le foto raffiguranti gli spalti sono eloquenti...​

Adrian Mannarino