Tennis - A volte ritornano. Sorana Cirstea nel 2013 incantava con il suo gioco offensivo, ergendosi sino alla posizione numero 21 del ranking WTA. Un brutto infortunio alla spalla ne interrompeva l'ascesa. Il 2016 finalmente sembra l'anno della sua riscossa.
La rumena, dopo essere scivolata in classifica oltre la 200esima posizione, sta finalmente ritrovando il tennis di un tempo. Dopo aver giocato bene in Brasile, tornando in finale in un torneo WTA, Sorana sta sfruttando al massimo l'invito che gli organizzatori del torneo di Madrid le hanno concesso.
Battuta Jelena Jankovic, Cirstea ha sconfitto anche Danka Kovinic, approdando al terzo turno.
"Sono felice di essere giunta fin qui. Per me è l'inizio di una seconda carriera. L'importante adesso è gestire al meglio i movimenti della mia spalla.
Ho cambiato il servizio, questo mi aiuta molto perchè il movimento abbreviato porta meno pressione. I problemi non sono terminati, perchè la mia spalla è molto flessibile. Fortunatamente ho trovato il modo giusto per allenarmi e giocare limitando i fastidi.
E' davvero fantastico poter giocare senza dolore. Sono felicissima".
Sulle prospettive future commenta: "Non so ancora se potrò tornare dov'ero un tempo, ma per me questo nuovo inizio è una grande sfida. Non ho obiettivi di classifica.
Il ranking è una conseguenza di quello che fai in campo. Ora l'importante è giocar bene. Ho iniziato molto giovane, adesso sono matura e credo di poter gestire al meglio ogni situazione. Il tennis è uno sport duro, impari tante cose crescendo.
Il fattore mentale è importantissimo, per questo penso che già da junior bisogna avere un supporto sotto questo punto di vista".
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