Australian Open - Murray, il cuore non basta: passa Bautista. Favola Shelton
by PERRI GIORGIO | LETTURE 820
Buffo come il destino gli avesse messo di fronte Roberto Bautista Agut. Quasi come se redenzione e vendetta potessero convivere. Buffo come sia stato ancora una volta il tennista spagnolo a spezzare le speranze di Andy Murray, reduce da una delle vittorie più iconiche in carriera e praticamente a mezzo servizio sin dalle prime battute.
Comprensibilmente e legittmamente, peraltro. Rispetto al match-ritiro datato 2019 le dinamiche e le circostanze sono completamente differenti. Anche perché ‘Sir Andy’ non ha sul groppone lo spettro della partita-ultima in carriera, piuttosto il serbatoio completamente vuoto.
Dopo la vittoria al quinto set contro Matteo Berrettini e quella già citata con Thanasi Kokkinakis, il britannico gioca un’altra partita storica. Arranca da un lato all’altro del campo per un set e mezzo, ma di pura tigna e con un piano tattico incredibilmente dispendioso, trova le energie per rimettersi in carreggiata e addirittura per pareggiare il conto dei parziali alla fine di un tie break in cui si ritrova sul 2-5 e sul 4-6.
Naturalmente prima di adattarsi al più scontato degli epiloghi. RBA spezza gli equilibri sul 4-3 nel corso del terzo set, ma soprattutto recupera un break di ritardo e nella lotta impari contro un Murray che fatica a tenersi in piedi chiude sul 6-1 6-7(6) 6-3 6-4.
Continua la favola Shelton. E non è finita qui
Ben Shelton non aveva mai oltrepassato i confini degli Stati Uniti. Anche se aveva sostanzialmente già abbattuto il muro della Top 100 prima di immolarsi per la prima volta fino in Australia.
L’ex campione NCAA complice anche un tabellone benevolo, sfrutta in maniera incredibile la situazione e agli Australian Open raggiunge quanto meno gli ottavi di finale. Contro Alexey Popyrin, eroe per caso contro Taylor Fritz al secondo turno, giganteggia con una vittoria da veterano piuttosto che confeziona in poco più di due ore di gioco con un rocciosissimo 6-3 7-6(4) 6-4.
E non è finita qui. Sulla strada per i quarti di finale in uno dei tanti spicchi di tabellone rimasto vacante di teste di serie c'è 'solo' J.J. Wolff, reduce da un altro successo tutto statunitense contro Michael Mmoh, giustiziere parallelamente nel torneo di Alexander Zverev. Photo Credit: Getty Images