Australian Open - Barty riporta l'Australia in finale dopo 42 anni. Sfiderà Collins
by PERRI GIORGIO | LETTURE 1859
Iniziamo dai numeri. Ashleigh Barty ha vinto ventiquattro delle ultime ventisei partite disputate e ha avuto bisogno del terzo set solamente in tre occasioni. La numero uno del mondo – reduce dal titolo ad Adelaide nella prima settimana della stagione – conquista la finale agli Australian Open con un surreale parziale di 72-21.
Meglio solo Steffi Graf nel 1986, che un posto in finale (ovviamente prima di vincere il torneo) lo aveva trovato lasciando per strada complessivamente Lascia poco spazio alle interpretazioni persino il 6-1 6-3 ai danni di Madison Keys, giocatrice dotata di un tennis brillante e di una certa prepotenza da fondocampo.
Poco da fare anche per la statunitense, che non riesce a trovare delle contromisure valide alle variazioni, gli angoli, la fantasia e la precisione della padrona di casa. ‘Ash’ diventa tra le altre cose anche la prima dal 1980 a riportare la bandiera australiana in finale dopo Wendy Turnbull.
Bisogna riavvolgere il nastro di altri due per ritrovare invece la campionessa Chris O’Neil.
Swiatek non ne ha: storica finale per Danielle Collins
Danielle Collins ha sfruttato una porzione prevalentemente povera in maniera praticamente perfetta.
Ha abbattuto la resistenza di Elise Mertens agli ottavi di finale, ha evitato Simona Halep ai quarti (condensando la stragrande maggioranza dei problemi nel cuore del primo set contro Alize Cornet) e non ha avuto problemi a risolvere la pratica Iga Swiatek, che vince appena tre dei ventuno punti disponibili con la seconda palla e che non riesce mai a rendersi realmente pericolosa in risposta.
La statunitense – che mantiene sempre la testa avanti nel corso del primo set – dilaga totalmente nel secondo e sigilla sul 6-4 6-1 il successo. Sulla Rod Laver Arena giocherà ovviamente la prima finale in un torneo dello Slam, complessivamente la terza nel circuito maggiore.
Risale a esattamente dodici mesi fa l'ultimo (nonché l'unico) precedente tra la due. Costretta al ritiro su una situazione di punteggio quasi disperata (3-6 1-3) a causa di un problema muscolare la tennista statunitense, che vincendo il torneo scavallerebbe Ons Jabeur dalla decima casella del ranking. Photo Credit: Getty Images
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