Australian Open - Fabbiano da sogno ammazza il gigante. Seppi super!
by GIORGIO PERRI | LETTURE 2607
Il plotone azzurro perde una sola unità nel day-three a Melbourne Park. Andreas Seppi si conferma contro Jordan Thompson, Thomas Fabbiano fa impazzire Reilly Opelka, Stefano Travaglia lotta contro Nikoloz Basilashvili. Nonostante un vantaggio di due set a uno, non riesce ad affondare la zampata vincente.
Seppi ha attribuito un nuovo significato al termine normalità. Battere un giocatore come Thompson e raggiungere quanto meno il terzo turno a Melbourne – peraltro per la quarta volta consecutiva – fa ormai parte di una sorta di routine. Il successo numero sei nel 2019 vale Frances Tiafoe (e non Kevin Anderson) in uno spicchio di tabellone che conta presenze ingombranti. Sognare, in circostanze del genere, costa niente.
L’azzurro rinuncia alle abitudini – e anche a un doppio break di vantaggio – in un avvio discretamente rocambolesco. Nonostante le indecisioni, soprattutto con la battuta a disposizione, ritrova qualità e quantità in risposta nel momento più opportuno e con un secondo mega-parziale di 3-0 ristabilisce l’ordine naturale delle cose. Nella seconda frazione cambiano solo le dinamiche. Seppi non concede chance e con un guizzo nel decimo game consolida un vantaggio già abbastanza corposo. Thompson si affida completamente al servizio, che ancora una volta si rivela un alleato poco collaborativo nel decimo game della terza frazione. Fatali, nello specifico, due doppi falli. Seppi ringrazia, sfrutta la situazione e sigilla il successo sul 6-3 6-4 6-4.
Travaglia archivia la parentesi Australian Open con qualche certezza. E nonostante la sconfitta contro Nikoloz Basilashvili al secondo turno, non priva di recriminazioni, si accomoda virtualmente sul centoventesimo gradino del ranking.
I due rimangono appaiati fino al traguardo. L’azzurro è più gagliardo nelle primissime fasi del match e più cinico quando l’avversario gli restituisce il 6-3. Meno nel quarto set, quando pasticcia un po’ troppo da fondocampo e perde il servizio, e al rush finale. Con modalità e tempi piuttosto simili, il georgiano arriva al successo. Travaglia rimargina quasi completamente il gap nella quinta frazione, ma sul 4-3 perde per una seconda volta il servizio e alza bandiera bianca. Basilashvili chiude dopo poco più di tre ore con un laborioso 3-6 6-3 3-6 6-4 6-3.
Una quarantina di centimetri annullati da una condotta di gara fantastica, sublimata da un super tie-break fenomenale. Thomas Fabbiano, 173 centimetri e tanto cuore, batte uno dei giganti del circuito, in cinque set e col nuovo format del tie-break lungo. Il pugliese centra per la seconda volta in carriera un terzo turno Slam. la prima a Melbourne, e dà una lezione di tattica a un ragazzotto americano che può contare su mezzi decisamente superiori. Non bastano a Opelka 67 ace, anche perché di questi nessuno è arrivato al super tie-break, ovverosia dove contava davvero.
La prima frazione è un contorno necessario per il tie break. Opelka – che ci arriva lasciando solamente quattro punti per strada – diventa una semplice vittima degli eventi. Fabbiano vince i primi quattro punti, perde i successivi cinque, scampa a un primo pericolo con una risposta vincente e in una battaglia di nervi devastante si procura complessivamente quattro set point. Lo statunitense non concede più niente con la battuta a disposizione, anzi, in un gioco che predilige resiste e sul 16-15 affonda il colpo con un rovescio in avanzamento.
Fabbiano è più fresco. Mentalmente e fisicamente. Il vantaggio lo costruisce in avvio, grazie a uno straordinario passante sul 30-30, e lo consolida nella parte finale con un secondo break. Opelka si limita a contribuire alla causa da semplice spettatore non pagante e il 6-2 è di fatto una semplice conseguenza logica. Con una maggiore quantità di benzina nel serbatoio, lo statunitense riesce quanto meno a rientrare nel match. Fabbiano, però, legge con più costanza le bordate dell’avversario e approfitta di due splendide risposte vincenti nel quinto gioco. A cavallo tra l'ottavo e il decimo gioco rischia, recuperando in un caso da 15-30 e in un altro di 15-40, ma porta comunque a termine la seconda piccola missione nel match.
Alla seconda chance della partita, Opelka fa centro per la prima volta in risposta. Il break che acchiappa nel quarto game gli basta, ovviamente, per vincere il set - pratica completata col 6-3 - e allungare la questione al quinto set.
Nel quinto set c'è una sola palla break, ce l'ha Fabbiano, ma viene respinto da uno dei 15 ace del set, praticamente più di una coppia a game. L'accesso al super tie-break è sostanzialmente inevitabile. È del pugliese la prima spallata e la seconda pure: un passante fantastico di rovescio dà a Fabbiano il 4-2, un regalone di Opelka lo manda in fuga sul 5-2 con due servizi a dispozione. Opelka non risponde nei successivi due punti, ma non è un tie-break normale e, dunque, il 7-2 non fa calare il sipario. Opelka accorcia il passivo col servizio, Fabbiano cede uno dei due mini-break di vantaggio, ma un altro passante super gli riconsegna il doppio vantaggio e, soprattutto, quattro match point. Basta il primo a Thomas per sigillare sul 10-5 il punteggio e conquistare, così, una delle vittorie più importanti della carriera.
Australian Open, Secondo Turno:
[19] N. Basilashvili b. [Q] S. Travaglia 3-6 6-3 3-6 6-4 6-3
A. Seppi b. J. Thompson 6-3 6-4 6-4
T. Fabbiano b. R. Opelka 6-7(15) 6-2 6-4 3-6 7-6(10-5)
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