Australian Open - Grande tris azzurro: avanti Seppi, Travaglia e Fabbiano
by GIORGIO PERRI | LETTURE 1722
Tre vittorie e una sconfitta più che onorevole. Si apre così il primo Slam stagionale per gli azzurri, in attesa di Fognini, Cecchinato e Giorgi, gli unici italiani con annessa testa di serie, e Vanni. Seppi, Fabbiano e Travaglia regalano un ottimo tris azzurro, mentre la sconfitta maturata in quattro set lottati di Berrettini contro Tsitsipas non può certamente essere oggetto di critiche.
Quando un divario si assottiglia, il più forte emerge in qualche modo. O si avvale di uno status, costruisce attraverso i dettagli. Si può riassumere così la prima sfida – se non altro nel circuito maggiore – tra Stefanos Tsitsipas e Matteo Berrettini. Il talentino greco perde il primo set al tie break, ma pareggia i conti vincendo appena cinque punti in risposta nella seconda frazione. Assesta la spallata decisiva nel cuore del match e annulla due pericolosissime palle break nel quarto set. Berrettini lotta, non perde il confronto da fondocampo, recupera dallo 0-30 nel decimo game. E forza addirittura la questione a un secondo tie break. Tsitsipas ne ha comunque di più. E non lo dimostra solo con un attacco di dritto perfetto sul 4-4, ma con una solidità incredibile con il traguardo a un passo. Berrettini, chiamato ad annulla un primo match point, si perde in un doppio fallo. Finisce 6-7(3) 6-4 6-3 7-6(4).
A una manciata di anni dalla prima volta, Stefano Travaglia ritrova il sorriso in un torneo dello Slam. A Melbourne – dopo le fatiche nel tabellone cadetto – l’azzurro approfitta di un sorteggio tutto sommato positivo, rimedia a un primo set complicato e acciuffa il successo. Il 6-7(3) 6-2 6-3 6-2 finale è figlio di un match praticamente perfetto e che gestisce con ordine da fondocampo. I 23 ace, i 48 vincenti e i 30 errori ne sono la prova. Al secondo turno Steto è atteso da Nikoloz Basilashvili. Difficile, ma tutt'altro che ingiocabile.
Certo che, da non testa di serie, pescasre Jason Kubler è tanta roba. Poi, però, da qui a vincere è tutt'altro discorso. Thomas Fabbiano è prima fortunato, ma poi bravissimo. Il pugliese vince per la sesta volta una partita di uno Slam, la prima a Melbourne che era l'unico Major in cui era rimasto a secco finora. Lo fa al termine di una partita decisa, gagliarda, instradata dalla sua con in tasca i primi due set e chiusa in quattro parziali dopo aver perso - più per distrazione che per altro - il terzo set. Al secondo turno ci sarebbe dovuto essere - teoricamente - John Isner e ci sarà, invece, Opelka. È un'occasione ghiotta!
È, infine, Andreas Seppi a calare il tris azzurro, ed è anche una delle migliori notizie di una giornata che - numeri alla mano - è ottima per il tennis nostrano. Mai l'altoatesino aveva battuto Steve Johnson in carriera (3 sconfitte su 3), ma le premesse per la vittoria c'erano tutte: anzitutto, Seppi ha storicamente un feeling straordinario con l'Australia e questo torneo, in secondo luogo viene dall'ottimo torneo disputato a Sydney e, infine, l'americano era reduce da cinque primi turni consecutivi con l'ultima vittoria colta agli Us Open.
Affrontare Johnson, tatticamente, è piuttosto facile, quasi banale: menare sulla diagonale sinistra e affondare dall'altra parte. Un break nel cuore del primo set consegna il 6-4 a Seppi, ma una distrazione nel finale del secondo set rimette la partita in parità. Andreas fallisce lo 0-30 sul 4-4 e paga dazio nel game seguente quando l'americano decide di sparare tutto e quattro volte gli sta dentro. La reazione dell'azzurro al set scippato nel finale è da incorniciare: Seppi vince i primi otto punti del terzo set, e tanto gli basta perché il break acchiappato in apertura lo fa fruttare fino a confezionare un altro 6-4.
Dopo il set vinto, stavolta Seppi non si distrae e completa l'opera. Due game di battuta sono a rischio, entrambi macchiati dalla palla break offerta dopo un doppio fallo, ma entrambi salvati con personalità e coraggio. In mezzo a questi, Seppi costruisce il break che gli spalanca la strada del secondo turno. A evitare il quarto 6-4 di giornata è un altro break che l'altoatesino piazza in chiusura, evitandosi così l'onere di dover servire per il match. Col 6-3 finale Seppi accede al secondo turno dove troverà un altro avversario abbordabile: Jordan Thompson.
AUSTRALIAN OPEN, 1° turno:
[14] S. Tsitsipas b. M. Berrettini 6-7(3) 6-4 6-3 7-6(4)
[Q] S. Travaglia b. G. Andreozzi 6-7(3) 6-2 6-3 6-2
T. Fabbiano b. [WC] J. Kubler 6-4 7-6(1) 2-6 6-3
A. Seppi b. [31] S. Johnson 6-4 4-6 6-4 6-3
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