AUSTRALIAN OPEN - Giorgi illude, ma passa Barty



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AUSTRALIAN OPEN - Giorgi illude, ma passa Barty
AUSTRALIAN OPEN - Giorgi illude, ma passa Barty

Esce di scena dagli Australian Open Camila Giorgi, sconfitta in rimonta da Ashleigh Barty, che si qualifica per il terzo turno dello Slam di casa per il secondo anno consecutivo.
Ottima prestazione dell'azzurra per circa un'ora e mezza, in cui ha condotto la maggior parte degli scambi e creato grossi problemi a Barty sotto il profilo tecnico-tattico. Peccato per il leggero stiramento alla gamba sinistra che le è occorso nel corso del terzo set, ma, dopo due stagioni complicate, il 2018 sembra essere iniziato nel modo giusto.

Entrambe partono avendo chiara la strategia da adottare: grande pressione da fondocampo per l’azzurra, frequenti cambi di ritmo per Barty.
La numero 18 del seeding non perde un punto con la prima di servizio fino al settimo game, quando Giorgi strappa il servizio all’avversaria grazie a due risposte profondissime che costringono Barty a giocare di fretta e a due ottime accelerazioni con il rovescio.

Camila interpreta benissimo la partita, giocando in spinta costante senza quasi mai perdere il controllo dei suoi colpi, mentre l’australiana appare estremamente tesa, commettendo troppi errori con il dritto e utilizzando esclusivamente il back dalla parte del rovescio. Ciò nonostante, sul 5-4 Giorgi sente la tensione e un errore con lo smash, un doppio fallo e due gratuiti di dritto rimettono in corsa Barty, che però non ne approfitta, cedendo nuovamente la battuta nell’undicesimo gioco dopo aver commesso un doppio fallo e due errori di dritto.

L’idolo di casa prova a reagire e nel dodicesimo game si porta ai vantaggi trovando uno splendido dritto lungolinea vincente, ma Camila riesce ad aggiudicarsi il parziale mettendo due ottime prime di servizio: 7-5 in 51 minuti.

Nel secondo set la numero 18 WTA prova a scrollarsi di dosso la tensione e si porta in vantaggio 3-1, dopo due regali con il dritto e un improbabile serve and volley che costano il break a Giorgi. Ma Barty continua a sentire troppa tensione e a non avere tempo di fare il proprio gioco: Camila trova campo e fiducia con il dritto lungolinea e si riprende subito il maltolto e ricuce subito lo svantaggio: 3 pari.

Barty fatica a capire quale possa essere la sua posizione ideale in campo, non trovando la giusta distanza dalla palla in più di un’occasione. Nell’ottavo game arriva la svolta: Giorgi cerca la via della rete con troppa incertezza e lo paga concedendo un break point, su cui l’australiana è bravissima ad aprirsi il campo con il dritto dal centro verso sinistra che le vale il 5-3.

Come accaduto prima, però, Camila reagisce immediatamente, trova ancora un’ottima accelerazione con il dritto lungolinea e vince il game con un punto spettacolare nonostante un paio di smash (colpo che le crea problemi frequentemente) non chiusi. Il problema di Giorgi in questo parziale però è che non ottiene punti gratuiti dalla battuta e, dopo aver annullato due set point, è costretta a capitolare dopo una fitta rete di back di rovescio di Barty che portano l’aborigena sulla via del terzo set.

Dopo aver veleggiato intorno al 60% di prime in campo per oltre un set, adesso Giorgi non supera nemmeno il 50%, perdendo anche penetrazione e incisività nei colpi a rimbalzo; dall’altra parte Barty non sbaglia più, si difende con più facilità e apre gli angoli in maniera fantastica. Il 3-0 con cui inizia la frazione di gioco decisiva è la naturale conseguenza di tutto questo.

Giorgi ora fatica anche a muoversi a causa di un leggero stiramento alla gamba sinistra. I suoi colpi non creano nessun problema all’avversaria, che ha anche tempo di colpire di dritto dal lato sinistro per salire 4-0. A causa di un leggero stiramento alla gamba sinistra, l’italiana ha perso molta reattività, come certificano i suoi problemi in risposta, negli spostamenti e nell’incapacità di rimanere vicina alla riga di fondocampo, con Barty che non ha alcun problema nel chiudere l’incontro con lo score finale di 5-7 6-4 6-1.

Vittoria importante per l’australiana che, come visto contro Sabalenka, era partita giocando in maniera contratta, riuscendo però a risollevarsi grazie alle tante soluzioni a sua disposizione e a una forma fisica invidiabile. Al terzo turno sfiderà Naomi Osaka.

Peccato per Giorgi, soprattutto per i problemi fisici avuti nel corso del terzo parziale. Segnali incoraggianti per Giorgi: come a Sydney, si sono intraviste diverse novità di gioco: un servizio più sicuro (lancio di palla affidabile che la porta a commettere meno doppi falli), più rotazione nei propri colpi e qualche variante al solito “corri e tira”.
Adesso l’importante sarà ripercorrere la strada che l’ha portata al numero 30 del mondo nel 2015. Rispetto alle ultime due stagioni, il percorso sembra meno difficile da intraprendere.

 

 

 

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