Atp Parigi-Bercy - Djokovic vince la battaglia con Rublev: sfiderà Dimitrov in finale
by ANTONIO FRAPPOLA
Finale numero 58 in un torneo Masters 1000 - record personale incrementato di un’unità - imbattibilità nelle semifinali disputate a Parigi-Bercy( 9-0) e 17esima vittoria consecutiva. Ennesima prova di forza di Novak Djokovic al Rolex Paris Masters, capace di superare per la quinta volta Andrey Rublev e imporsi con il punteggio di 5-7, 7-6( 3) , 7-5 .
L’altra impressionante statistica che vede come protagonista il serbo riguarda i risultati conseguiti a partire dal Roland Garros: il belgradese ha portato a casa 30 degli ultimi 31 match fermandosi solo in finale a Wimbledon contro Carlos Alcaraz.
Trovare il modo di reagire alle avversità e superare le giornate complicate portando lo stesso le braccia al cielo in segno di trionfo è ormai diventato un marchio di fabbrica. Il serbo ha iniziato bene sorprendendo Rublev con un impeccabile dritto nel game inaugurale, ma è entrato in una spirale negativa dopo pochi minuti perdendo spesso la misura del campo e colpendo in ritardo la palla in più di un’occasione.
L’immediato contro break si è materializzato nel secondo e interminabile gioco a causa di un rovescio terminato larghissimo. Il serbo si è salvato sul 4-4 rimontando da 0-40 solo ed esclusivamente grazie al servizio - non ci sono più stati scambi - ma non ha respinto la potenza di Rublev sul 5-6.
Il drop shot rimbalzato addirittura nella sua parte di campo sul set point rappresenta l’emblema del parziale giocato dal serbo.
Atp Parigi-Bercy - Djokovic vince la battaglia con Rublev: sfiderà Dimitrov in finale
Il rendimento di Djokovic è leggermente migliorato nella seconda frazione di gioco, anche se i continui alti e bassi hanno comunque costituito un significativo ostacolo sulla sua strada.
Rublev, a differenza di molte altre circostanze, non si è lasciato animare dai sentimenti: ha cancellato tre palle break di fila - l’ultima con un fortunato nastro - nel quinto game e una nel settimo. Djokovic ha riacceso la luce, come di consueto, e agguantato il terzo set rivelandosi più cinico che mai nel tie-break.
Il tennista di Belgrado non ha raccolto i frutti del duro lavoro in risposta nel quarto game e Rublev ha recuperato con coraggio da 15-40. Djokovic non aveva molta voglia di prendere parte a un altro tie-break e sul 6-5 ha attivato il pilota automatico.
Rublev ci ha messo del suo e, immeritatamente, chiuso con un doloroso doppio fallo. Per conquistare il titolo dovrà fare i conti con un Grigor Dimitrov in grande spolvero. Il bulgaro sta vivendo un momento magico e, dopo aver raggiunto il penultimo atto a Shanghai, ha conquistato la finale al Masters 1000 di Parigi-Bercy; la prima gli ha permesso di ottenere uno dei successi più importanti della sua carriera a Cincinnati nel 2017.
Per Dimitrov si trattava di un match tutt’altro che semplice, perché Stefanos Tsitsipas lo aveva sconfitto sei volte su sette. L’approccio alla partita, però, ha subito lanciato un chiaro segnale e alzato l’attenzione del greco.
Dimitrov ha infatti trovato il break in apertura vincendo il duello sulla diagonale del rovescio e sfruttando il brutto dritto del rivale. Il 32enne ha concesso solo tre punti al servizio e meritato il vantaggio. Nel secondo parziale, Tsitsipas ha fronteggiato con successo due pericolosissime palle break sul 4-4 e acquisito fiducia.
Una fiducia alimentata in un tie-break dominato senza andare mai in affanno. Nel set decisivo è stato Dimitrov a fare i salti mortali per non cedere all’assalto del nemico: ha cancellato le quattro chance offerte a Tsitsipas nel terzo game, la prima con un meraviglioso rovescio lungolinea.
Questa volta, il greco non ha imposto il proprio ritmo agli scambi nel tie-break e ha regalato due mini-break commettendo un grave gratuito a rete e sbagliando completamente la misura del dritto. L’incontro è terminato con il punteggio di 6-3, ( 1) 6-7, 7-6( 3) .