La geopolitica incontra di nuovo il mondo del tennis. La guerra in Ucraina ha portato diverse conseguenze ai rapporti tra tennisti, ucraini e russi nella fattispecie, e non solo: nella edizione del 2022 di Wimbledon, russi e bielorussi non hanno potuto partecipare al torneo Slam, con la conseguenza che l’Atp ha deciso di non assegnare punti a tennisti e tenniste.
La situazione sta per ripetersi, sebbene conseguenze diverse. Israele ha dichiarato lo stato di guerra dopo l’attacco di Hamas nella Striscia di Gaza. A seguito di questo nuovo scenario geopolitico, ci saranno cambiamenti nella programmazione dei tornei Atp.
Secondo quanto riferisce La Repubblica, il torneo ‘250’ di Tel-Aviv, che sarebbe dovuto partire il 5 novembre, verrà annullato. Un torneo che aveva come campione in carica proprio Novak Djokovic, che lì aveva cercato i punti necessari per conquistare la qualificazione alle Atp Finals dello scoro anno.
Proprio il tennista di Belgrado era iscritto anche all’edizione di quest’anno, insieme a Ben Shelton, semifinalista degli Us Open, sconfitto poi dal serbo. Non c’è ancora un comunicato ufficiale, ma un’idea c’è su quale potrebbe essere il sostituto: si tratta dell’Atp 250 di Sofia, torneo che ha visto Sinner trionfare per due volte.
La prima è stata anche il battesimo dell’azzurro come vincitore di un titolo nel circuito principale.
Il comunicato della WTA
Non sono stati rilasciati comunicati sulla situazione israeliana da parte dell’Atp.
Mentre la WTA ha rilasciato qualche dichiarazione in merito alla nuova guerra nata nel Medio Oriente. “La WTA piange la perdita di vite innocenti in Israele, si addolora per coloro che sono ancora alla ricerca dei propri cari e condanna gli orribili atti di terrorismo e violenza nella regione.
Siamo dalla parte dei nostri atleti israeliani e di tutti gli atleti WTA, compresi quelli provenienti da aree di conflitto in tutto il mondo. Preghiamo per la guarigione dei feriti, la guarigione delle comunità colpite e la pace nella regione”, si legge.