Atp Pechino - Jannik Sinner vola in finale e fa la storia: battuto Alcaraz in 2 set
by ANTONIO FRAPPOLA
Il cammino di Jannik Sinner al torneo ATP 500 di Pechino, a prescindere dall’epilogo, potrebbe davvero fare la differenza nell’ultima parte del 2023 tennistico. L’altoatesino ha reagito alle numerose critiche ricevute per aver rinunciato alla Coppa Davis a modo suo: dimostrando con i fatti il suo valore in campo.
Un forte stato influenzale e un accenno di crampi hanno condizionato il suo esordio contro Daniel Evans; non il risultato. Sinner ha lottato con delle evidenti difficoltà fisiche anche contro Yoshihito Nishioka e Grigor Dimitrov, ma non ha mai mollato di un centimetro.
Il vero capolavoro si è materializzato con ferocia inaudita nel settimo capitolo della rivalità con Carlos Alcaraz. L’azzurro è diventato il primo tennista in grado di battere il fenomeno di Murcia in quattro occasioni nel circuito maggiore e ha meritatamente raggiunto la dodicesima finale in carriera, la quinta in stagione, imponendosi con il punteggio di 7-6( 4) , 6-1.
Quella degli scontri diretti con Alcaraz non è l’unica statistica a far sorridere Sinner, perché eguaglierà il prossimo lunedì il record di Adriano Panatta nella classifica mondiale firmando il nuovo best ranking alla quarta posizione.
Atp Pechino - Sinner fa la storia e batte Alcaraz: sfiderà Medvedev in finale
Un caotico avvio di partita ha aperto le danze. Alcaraz, lasciando andare il dritto, ha subito messo distanza tra sé e l’avversario; Sinner ha ridotto il gap nel quarto game sfruttando il rovescio spedito sotto rete dallo spagnolo.
L’italiano ha continuato a servire poche prime e ha ceduto di nuovo la battuta sul 2-2 sbagliando il dritto in uscita dal servizio, ma Alcaraz gli ha restituito il piacere raccogliendo zero punti nel game che gli avrebbe consentito di allungare.
I due hanno trovato maggiore incisività nel resto del set e solo il tie-break ha proclamato il primo verdetto. Il dritto, da una parte e dall’altra, ha fatto decisamente la differenza. Proprio dopo aver recuperato due mini-break di svantaggio, Alcaraz si è spento e ha offerto il set point a Sinner.
Set point che l’azzurro ha capitalizzato con una magnifica risposta. Il secondo parziale ha visto Sinner vincere il duello sulla diagonale di rovescio con Alcaraz e portarsi sul 2-0 annullando due palle del contro break: la prima con una straordinaria stop volley.
Lo spagnolo ha cercato di opporre resistenza e ha trovato le ferma opposizione di Sinner, che ha rimontato da 0-40 con coraggio e disciplina. Come se non bastasse, il 22enne di San Candidato ha siglato il doppio break legittimando la sua grande prestazione con un altro dirompente dritto.
Nessuno ha vinto più partite di Daniil Medvedev sul cemento quest’anno. Il russo ha conquistato la 35esima finale nel circuito maggiore a Pechino battendo con il punteggio di 6-4, 6-3 Alexander Zverev, una delle sue vittime preferite, e registrando il 42esimo successo in stagione su questa superficie.
Medvedev si è preso la sua personale rivincita sul tedesco vendicando la sconfitta subita poche settimane fa al Masters 1000 di Cincinnati e aggiornato il computo degli scontri diretti con un significativo 10-7. Entrambi hanno sfruttato le prime fasi del match per studiare la tattica scelta dall’avversario.
Zverev ha deciso di fare un passo in avanti per mettere maggiore pressione a Medvedev e si è procurato due palle break nel settimo game. Il russo ha risposto presente e, dopo il dritto sbagliato dal tedesco, colpito un provvidenziale ace.
La svolta si è manifestata sul 5-4, quando Medvedev ha fulminato Zverev con un passante di dritto sul terzo set point. Il nativo di Mosca non ha iniziato benissimo il secondo parziale, ma ha recuperato da 15-40 sull’1-1 chiudendo con tre servizi vincenti e un ace.
Zverev, apparso piuttosto sfiduciato per le occasioni non trasformate, ha potuto solo osservare il secondo determinante passante trovato da Medvedev sulla chance offertagli nell’ottavo game. Il russo ha chiuso a zero l’ultimo gioco dell’incontro.
Quarto titolo in carriera, secondo sul cemento, per Adrian Mannarino. Il 35enne ha battuto in rimonta Sebastian Korda con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-2 e si è laureato campione ad Astana diventando il primo francese a vincere due tornei nello stesso anno da Ugo Humbert e Gael Monfils nel 2020.
Niente da fare per Korda, uscito completamente dalla partita dopo essere stato in vantaggio di un set e di un break. Avanti 3-1 nel secondo parziale, l’americano ha inspiegabilmente perso cinque game di fila. Nel set decisivo, Mannarino ha salvato una pericolosa palla break prima di scrivere la parola fine sorprendendo due volte in risposta Korda.
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