Binaghi: "Gran lavoro della FITP. Fab Four irripetibili, ma la nuova generazione..."



by GIUSEPPE DI LAURO

Binaghi: "Gran lavoro della FITP. Fab Four irripetibili, ma la nuova generazione..."
Binaghi: "Gran lavoro della FITP. Fab Four irripetibili, ma la nuova generazione..."

Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi ha rilasciato un'intervista esclusiva a Tennis World USA. Tanti gli argomenti di cui si è parlato, tra i quali gli Internazionali BNL d'Italia, il ruolo eminente del tennis nello sport italiano, il futuro del Gioco, i Fab Four e i giovani talenti di oggi.

L'edizione 2023 degli Internazionali BNL d'Italia è stata un nuovo successo. Si aspettava tutto questo calore e questa partecipazione da parte del pubblico, che ha sfidato anche il maltempo per essere presente al Foro Italico?

"I dati della prevendita ci indicavano un afflusso record, come effettivamente è stato, e nonostante condizioni climatiche avverse senza precedenti.

In certi momenti, è stato sorprendente ed emozionante vedere tante persone sui nostri campi, anche quelli secondari, incuranti della pioggia e delle continue interruzioni, mosse da una grande passione. Ripartiamo da questa immagine per preparare un’altra edizione da record nel 2024, se il meteo sarà appena più clemente."

La FITP sta facendo un grande lavoro, tra l'organizzazione di Roma e le ATP Finals di Torino: attualmente può essere considerata l'esempio più virtuoso e sostenibile all'interno dello sport italiano?

"Il successo degli Internazionali BNL d’Italia è una fotografia perfetta dello stato di salute del nostro movimento, degli effetti straordinari che i nostri eventi ormai generano sul territorio e dei benefici che ne trae lo Stato.

Stiamo parlando di un evento realizzato senza soldi pubblici, che quest’anno ha generato un impatto economico di circa mezzo miliardo di euro, garantendo alle casse dello Stato un centinaio di milioni di gettito fiscale.

Sono numeri che nessun altro evento sportivo in Italia oggi può garantire."

A Roma si è giocato per la prima volta dopo il ritiro di Roger Federer e Serena Williams.

Eppure l'entusiasmo del pubblico ha fatto dimenticare l'assenza di questi due grandi campioni (e di Rafael Nadal).

C'era qualche timore prima del torneo per la loro assenza?

"No, assolutamente.

La passione del pubblico ormai va oltre le presenze individuali dei migliori giocatori del circuito. Certo, probabilmente la partecipazione di Nadal avrebbe dato un’ulteriore spinta al botteghino, e lo stesso avrebbe garantito, a torneo in corso, un cammino prolungato di Sinner.

Sono convinto che si rifarà il prossimo anno."

Può darci qualche dettaglio sulla futura copertura del Campo Centrale al Foro Italico?

"Sport e Salute, il partner con cui da anni organizziamo con successo gli IBI, è chiamata a fornire i dettagli di questa operazione che noi attendiamo da un decennio.

Io mi auguro che l’esperienza difficile vissuta quest’anno acceleri realmente il processo. Ci assicurano che l’edizione 2026 del torneo si giocherà in un nuovo Centrale, più capiente e, finalmente, coperto.

Diamogli fiducia."

Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Holger Rune. Sono loro i prossimi Big Three? Possono davvero ripercorrere le carriere di Roger Federer, Novak Djokovic e Rafael Nadal?

"Non lo so, credo che i Fab Four (ci metto anche Murray) siano irripetibili, ma la nuova generazione promette molto bene e siamo orgogliosi che tra i più talentuosi ci sia il nostro Jannik.

L’ho detto e lo ripeto: la Federazione ha lavorato con successo per riportare il tennis italiano nell’élite mondiale, ora manca solo un grande successo dei nostri, ma ci siamo vicini."