Cecchinato: "Alcuni anni non mi sono allenato a sufficienza. Ecco il mio obiettivo"



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Cecchinato: "Alcuni anni non mi sono allenato a sufficienza. Ecco il mio obiettivo"
Cecchinato: "Alcuni anni non mi sono allenato a sufficienza. Ecco il mio obiettivo"

Marco Cecchinato sta disputando una buona annata su terra rossa dove è riuscito a scalare posizioni su posizioni rientrando prima in top 100 ed adesso raggiungendo la posizione numero 73 del ranking mondiale. Certamente siamo naturalmente lontano al suo periodo d’oro quando ottenne il 16esimo posto in classifica soprattutto grazie alla semifinale al Roland Garros, però l’azzurro è in un buon momento seppur a Ginevra ha avuto un piccolo infortunio che ne ha condizionato l’ottavo di finale poi perso contro Wu.

In questo 2023 il 30enne italiano ha raggiunto anche una semifinale al 250 di Estoril “La verità è che quella settimana mi sono sentito molto a mio agio e sono riuscito a ottenere le sensazioni che cercavo da tempo” -dichiara Cecchinato in un’intervista a puntodebreak- “La cosa negativa è che mi sono infortunato un po' ai muscoli addominali e ho dovuto rinunciare a gareggiare a Monte Carlo e Banja Luka.

Per questo non è facile recuperare il livello, in questo momento il circuito non aspetta e se si interrompe l'allenamento per qualche giorno, tutto è in salita. Sono riuscito a superare il turno di qualificazione a Madrid, vincendo partite difficili, e la verità è che per me è fondamentale competere regolarmente e acquisire ritmo e fiducia”.

Cecchinato ricorda il suo miglior anno

Durante l’intervista a Marco Cecchinato è stato chiesto anche di quella famosa vittoria contro Djokovic nei quarti del Roland Garros “In realtà, dopo aver battuto Djokovic a Parigi, sono stato campione in due tornei ATP, ero al 16° posto nel ranking mondiale e tutto ciò che ho vissuto è stato molto positivo.

Ma ora sono in un'altra fase, ho bisogno di giocare partite e non posso continuare a pensare a questo perché può finire per essere un ostacolo”. Molti atleti stanno raggiungendo il loro apice una volta raggiunti i 30 anni “Penso che l'esperienza acquisita negli anni di circuito sia molto importante.

Si impara a gestire le situazioni, a interpretare le partite, a regolare i propri sforzi. Vengo da due anni molto complicati, in cui ho lottato per rimanere nei top-100, dovendo competere in eventi Challenger.... È difficile da accettare quando si è gareggiato a lungo nei migliori tornei del mondo, ma ora sento di nuovo la gioia di giocare a tennis e mi vedo con la possibilità di partecipare a grandi tornei.

La chiave è avere fiducia in se stessi ma, soprattutto, allenarsi molto. Ho avuto alcuni anni in cui non mi sono allenato a sufficienza e questo ha il suo peso in un circuito così esigente come quello attuale, pieno di giovani giocatori che colpiscono forte la palla e vogliono sempre vincere. Se si vuole entrare nella top-50, che è quello che vorrei, bisogna essere al meglio tutto l'anno”.