Carlos Alcaraz riesce nell’impresa della difesa del titolo a Madrid. Il tennista spagnolo soffre, ma vince contro il lucky loser divenuto finalista Jan-Lennard Struff: vittoria con il risultato di 6-4, 3-6, 6-3 . Il numero due del mondo conquista il quarto titolo ‘1000’ della sua carriera, dopo Madrid, Miami e Indian Wells, giocando la sua quarta finale.
Il dato è chiaro: le finali dei Masters 1000 Alcaraz non le sbaglia mai. La tattica di Struff è chiara: sulla prima, ma anche sulla seconda se glielo permette, è l’occasione di andare sul serve and volley.
È quello che si vede nel primo game, ma la scelta tattica non viene premiata per una prima che non entra e delle risposte di Alcaraz che non gli concedono di giocare come il tedesco vorrebbe. Così si inizia con il break a favore di Alcaraz.
Conservare il vantaggio per il numero due del mondo non è stato semplice: più di otto minuti di game, con Struff che ha voluto ripudiare lo scambio lungo, accelerando tanto e rischiando tanto. Infatti, il contro break arriva al quarto game, con l’aggravante per Alcaraz che è stato un turno di servizio perso a zero.
Il numero due del mondo e detentore del titolo riesce a strappare di nuovo il servizio nel settimo game, non senza fatica. E ancora non senza fatica, con il tedesco sempre a rischiare, si porta a servire per il set: qui non sbaglia, andando a chiudere non perdendo punti sul turno di servizio fondamentale.
Ci prova Struff, vince Alcaraz
Struff, però, non vuole dire basta alla partita e alla prima occasione utile nel secondo set non sbaglia: sigla un solo punto Alcaraz sul suo primo turno di servizio, ma cede alla forza e alle accelerazioni di Struff, che conquista il break.
Un vantaggio che ancora una volta Alcaraz vuole strappargli, che il tedesco vuole a tutti costi conservarla, ma quella demi volee finale che regala a Struff il set è una perla di un grande parziale giocato da colui che partiva da lucky loser in questo tabellone.
Nel terzo set, cambia la musica, con il tedesco che non riesce a spingere più come prima. O meglio, spinge ma adesso i rischi diventano errori. Così al quarto game arriva il break di Alcaraz, che invece sale di livello: i drop shot giocati nel momento giusto, le palle che girano ad altissima velocità.
Quel vantaggio, quel break, che gli regala il set decisivo e il match. Photo credits: @MutuaMadridOpen (Twitter)