Wimbledon e il 'no' ai russi: Atp e Wta minacciano la sospensione dei tornei inglesi



by   |  LETTURE 4075

Wimbledon e il 'no' ai russi: Atp e Wta minacciano la sospensione dei tornei inglesi

La notizia, che avrebbe dell'incredibile, è stata lanciata nelle ultime ore dal quotidiano inglese The Guardian e conferma come ci sia un clima tutt'altro che tranquillo fra Atp-Wta e la Lta, l'ente britannico che promuove e organizza tutti i tornei di tennis sull'erba.

Secondo il giornale i due circuiti avrebbero dato una sorta di ultimatum all'organizzatore riguardo il divieto di partecipazione a tutti i giocatori russi e bielorussi: nel caso si dovesse ripetere quanto accaduto nella stagione 2022, le due associazioni sarebbero pronte a sospendere tutti i tornei in programma nel Regno Unito in questa annata.

Vista l'organizzazione indipendente da parte di Wimbledon (come il resto dei Grandi Slam), la mossa sarebbe quella di eliminare dal calendario gli eventi di preparazione sull'erba come Queen's, Eastbourne, Birmingham e Nottingham.

Una minaccia, a tutti gli effetti, che sta aprendo un caso molto interessante e su cui diversi appassionati attendono sviluppi e novità. Un insider della Lta si è espresso affermando: "L'organizzazione affronta una minaccia esistenziale se i tornei sui campi in erba non saranno disputati" sono le parole riportate da The Guardian, che ha poi evidenziato i danni soprattutto finanziari alla quale si potrebbe concretamente andare incontro.

La perdita dei diritti delle competizioni, seguite da circa 180.000 spettatori ogni anno, lascerebbe la Lta di fronte a una riduzione delle sue finanze di 20 milioni di sterline. Nel 2019, l'ultimo anno prima della pandemia, la Lawn Tennis Association ha guadagnato 14.6 milioni di sterline dalla vendita dei biglietti e oltre 6 milioni di sterline di entrate commerciali.

Ciò ammontava a quasi il 30% delle sue entrate, la maggior parte delle quali è stata reinvestita nello sport. I problemi toccherebbero anche Wimbledon, visto che la pesante decisione (qualora dovesse poi realmente concretizzarsi) andrebbe a ridurre drasticamente i tornei nel Regno Unito, riducendo così visibilità al tennis nel Paese.

La scelta del governo inglese e dell'All England Club è attesa per i primi di aprile: l'anno scorso il 'no' a russi e bielorussi, per via del conflitto in Ucraina ancora in corso, ha trovato il sostegno di giocatrici ucraine fra cui Elina Svitolina e Marta Kostyuk, ma anche forte disappunto per esempio di Andrey Rublev. Per l'occasione, Atp e Wta non hanno dato peso allo Slam londinese per quanto riguarda il ranking.

Wimbledon