Opelka attacca duramente l'ATP: "Parliamo di un sistema completamente corrotto"



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Opelka attacca duramente l'ATP: "Parliamo di un sistema completamente corrotto"

In più di un’occasione, Reilly Opelka ha esposto il suo malcontento nei confronti dell’ATP. Il gigante americano non apprezza il modo in cui l’Association of Tennis Professionals gestisce i rapporti, sia dal punto di vista umano che finanziario, tra tornei e giocatori.

La nuova critica portata avanti da Opelka riguarda le modifiche del calendario che caratterizzerà la prossima stagione tennistica e il fenomeno della compravendita inerente ai diritti dei diversi eventi del Tour. In particolare, il Mutua Madrid Open è stato “acquistato” dall’International Management Group (IMG) , società statunitense con sede a New York che detiene già i diritti del Masters 1000 di Miami.

Nel frattempo, la USTA ha annunciato che intende cedere la licenza del torneo di Cincinnati per una cifra esorbitante.

Opelka, duro attacco nei confronti dell'ATP

“Quindi fatemi capire come stanno le cose. Madrid e Cincinnati vengono vendute per 400/500 milioni di dollari e nelle stesso anno il Board dell’ATP decide di offrire ai Masters 1000 una tonnellata di giorni in più a disposizione revocando le player commitment protections, che vedranno aumentare le sanzioni nel caso in cui un giocatore decidesse di saltare un evento 1000" , ha scritto Opelka sul proprio account Twitter.

"Sembra che il nostro Player Board abbia fatto un grande lavoro nelle negoziazioni che riguardano tutti noi. Hanno ottenuto un incremento del 2% dei prize money e acconsentito alla più grande presa in giro per la compartecipazione dei ricavi accettando una percentuale sul profitto netto e non su quello lordo.

Questo accordo permetterà ai tornei di manipolare ancora i numeri pensando ai propri interessi. Basta chiedere alle persone coinvolte nell’organizzazione la differenza tra i numeri che i tornei mostrano ai potenziali acquirenti e quelli che utilizzano per negoziare i prize money.

Vorrei sapere quanto ha pagato l’USTA per la licenza del Masters 1000 di Cincinnati. Non si parla solo di denaro, ma di un sistema completamente corrotto che punisce il talento” , ha concluso il tennista americano. Photo Credit: Getty Images