Atp Madrid - Nadal, due palle (corte) per salvarsi con Goffin. Sinner e Musetti ko
by PERRI GIORGIO | LETTURE 7418
Tre set, tre set completamente differenti nella forma e nella sostanza. Il primo, probabilmente, lo avrebbe perso contro uno qualsiasi degli altri quattordici rimasti nel tabellone di Madrid. E il secondo, in condizioni di assoluta normalità, paradossalmente non lo avrebbe mai perso.
Il terzo vive di vita propria: anzi, il tie break del terzo vive di vita propria. Nadal si ritrova dal 4-1 (con due servizi a disposizione) a cancellare due match point. E a richiedere, da personaggio assolutamente riluttante alla sconfitta, il sostegno della palla corta per ribaltare completamente i piani di David Goffin.
Ecco: perché per superare David Goffin - un pessimo David Goffin almeno per un set e mezzo - il campionissimo spagnolo ha bisogno degli straordinari. Sul 6-3 5-3 sembra la più banale delle pratiche. Il cinque volte campione del torneo, che spreca complessivamente due match point alla fine - dopo più di tre ore e dieci di gioco - chiude sul 6-3 5-7 7-6(9) e da una posizione decisamente scomoda si mette in attesa della sfida tra Carlos Alcaraz e Cameron Norrie.
In palio la semifinale del '1000' di Madrid.
Nadal sopravvive alla battaglia con Goffin: ai quarti (forse) Alcaraz
Nadal gioca male, Goffin gioca peggio. Quanto meno per un set e mezzo. Rispetto alla partita-del-rientro con Miomir Kecmanovic - per caratteristiche, paradossalmente, avversario decisamente più ostico - il campionissimo spagnolo ha bisogno di un set per scrollarsi di dosso la tensione.
Tensione che accumula sulla diagonale sinistra (con la palla che fatica a uscire dalle corte) e soprattutto negli scambi prolungati. Corto, si rende vulnerabile a Goffin. O meglio, a un Goffin che sbaglia tutto quello che c'è da sbagliare e che non sfrutta neanche il regalo-break nel quinto game.
Di tutta risposta, il belga macchia il taccuino con due doppi falli consecutivi e due errori piuttosto grossolani in uscita dal servizio. Nadal, che tenta di rimettere il belga in testa nel game immediatamente successivo, non sfrutta immediatamente un vantaggio di 0-40 su servizio Goffin (punteggio: 3-4) ma alla quinta opportunità utile spezza gli equilibri e non apporta più particolari modifiche al copione.
Il parziale di 10-0 che consente al cinque volte campione di volare sul 3-1 in avvio apprentemente ha il sapore della tranquillità. Anche perché tutto quello che succede fino al 5-3 appare in maniera del tutto completare una pura formalità.
Nadal non sfrutta un match point in risposta, ci sta, ma pasticcia sul 40-30 nel game immediatamente successivo. Il risultato? Non smuove più il 5 dalla casella dei game e non trova armi sufficientemente valide neanche per il jeu decisif.
Goffin fa quello che deve: stuzzicare l'avversario. Qualità e intensità non viaggiano di certo sullo stesso binario. Entrambi faticano in maniera mostruosa a tenere i propri turni di battuta, anche se ad accatastare le prime vere problematiche sul 4-4 è Goffin.
Nadal para a rete il passante della disperazione del belga sul 15-15, ma spreca il quindici di vantaggio con un errore piuttosto grossolano in fase di impostazione. Seppur ai vantaggi, il belga vince il game che gli consente di rispondere per chiudere il match.
Il 6-6 è una conseguenza logica di un set prevalentemente povero di spunti. Goffin, che sfrutta il campo che Nadal lascia a disposizione in avvio, commette un brutto errore di dritto sul 2-1 Spagna e tenta poi la via della palla corta nel punto successivo in una porzione di campo decisamente scomoda.
Insomma: la palla fatica persino ad arrivare a rete. Chiamato a conservare un doppio mini-break di vantaggio, lo spagnolo perde completamente gli appoggi in uscita dal servizio e poi non riesce a ribaltare una difesa straordinaria.
Meriti solo di Goffin, che dalla risposta domina lo scambio e che alla fine chiude con un dritto vincente dal centro del campo. Lo schema servizio-dritto regala al belga il 4-4, il dritto che fissa il punteggio sul 5-4 Belgio e che prende completamente in contropiede Nadal è un gioiello.
Un gioiello anche la risposta nel decimo punto, che capitalizza poi con uno smash piuttosto facile a metà campo. Sotto 4-6 - dopo un parziale di 0-5 - Nadal ritrova la prima e cancella il primo match point. Goffin si fa travolgere dalla paura: con la battuta a disposizione sul 6-5 sbaglia un dritto piuttosto comodo in fase di impostazione e sul 7-6 - dopo l'ennesimo gratuito di rovescio di Nadal - e poi non legge la straordinaria palla corta dello spagnolo, personaggio assolutamente riluttante alla sconfitta.
Nadal si riaffaccia sul match point con una splendida soluzione di dritto, ma pecca presumibilmente di coraggio dopo una risposta conservativa. Goffin, che pur senza prendersi particolari rischi controlla lo scambio, nel diciassettesimo punto risponde alle difese estreme di Nadal dopo una splendida prima di servizio e ancora una volta chiude con il-colpo-in-più nei pressi della rete.
Nadal sceglie di cancellare la quarta palla match con la palla corta e di rispolverare lo schema servizio-dritto sul 9-9.
Robe da Nadal, insomma. Goffin, che si spazientisce, cede sul quarto match point con un errore - di misura - dopo l'ennesima difesa estrema di Nadal.
Fuori Sinner e Musetti
Dura praticamente mezzo-set la resistenza di Lorenzo Musetti contro Alexander Zverev, due volte campione del torneo e agli ottavi con un bilancio complessivo di 16-2 nel '1000' madrileno.
Il talentino azzurro, che non riesce in alcun modo a rendersi pericoloso in risposta, si ferma dop il 6-3 Germania e un game del tutto circostanziale in avvio di secondo. Fatale un problema alla coscia sinistra. Il potenziale quarto di finale tutto-azzurro si trasforma banalmente in Germania-Canada.
Un 6-1 6-2 che matura in poco più di sessanta minuti di gioco è difficile da commentare. Felix Auger Aliassime gioca una partita perfetta, Jannik Sinner è spettatore non pagante di un monologo poco divertente.
Un passo falso decisamente sorprendente - se non altro nella forma - data la vittoria contro Alex de Minaur all'esordio. La chance di rifarsi, comunque, ce l'avrà immediatamente tra le mura di casa settimana prossima. Photo Credit: Getty Images