Vagnozzi: "Vi racconto Jannik Sinner! Obiettivi e supercoach? Ecco quello che faremo"
by GIUSEPPE DI LAURO | LETTURE 4960
La scelta di Jannik Sinner per il dopo Riccardo Piatti è ricaduta in Simone Vagnozzi. Il neo coach dell’altoatesino, in un’intervista all’emittente televisiva Supertennis, ha raccontato quali sono gli obiettivi che proveranno a raggiungere in questo 2022.
Il trainer marchigiano ha fatto intendere che occorrerà attendere qualche mese per cominciare a valutare la strada che hanno appena intrapreso per quel che concerne il lavoro e la programmazione. "Se non mi sentissi pronto non sarei qua” -ha debuttato Vagnozzi a Supertennis- Il mio è un ruolo di responsabilità, perché stiamo parlando di un ragazzo che a 20 anni è tra i primi dieci del mondo e ci sono tante aspettative.
Ricevetti la telefonata dal suo entourage il mercoledì e mi chiesero se potessi andare a dargli una mano a Montecarlo. Poi sapete tutti come è andata, ma è stato tutto molto veloce". Sull’ex tecnico di Jannik Sinner e sulle sue vecchie esperienze
"Ho sempre avuto massimo rispetto di Riccardo Piatti.
E' l'allenatore con più esperienza e con i maggiori risultati in Italia. Ha fatto un grandissimo lavoro con Jannik e prima con altri giocatori. E' un motivo di orgoglio subentrare al suo posto. Le mie esperienze? Con Cecchinato la prima volta con un pro ed è andata bene.
Con Travaglia altre conferme".
Gli obiettivi per questa stagione che vogliono conquistare
Vagnozzi ha chiarito quali saranno gli obiettivi che proveranno a raggiungere e dove Jannik può ancora migliorare
“Cercare di battere i top player nei tornei importanti.
Sinner è già pronto per questo ma non dobbiamo dimenticare che occorre del tempo per costruire qualcosa. Non dobbiamo guardare il ranking ma migliorarsi tennisticamente. Può migliorare il servizio, la sicurezza nella discesa a rete, la tecnica nell'esecuzione della volée.
Può migliorare lo slice di rovescio, che lo potrà aiutare anche se non sarà un colpo che giocherà tantissimo e poi tatticamente può migliorare tanto. E’ importante avere un piano B e un piano C perché quando affronti volpi del circuito come Djokovic o Nadal devi essere pronto a cambiare le carte in tavola" Sul torneo di Dubai
"Sono molto contento di come sia andato.
Dopo l'Australia non si era allenato per due settimane. Abbiamo fatto dieci giorni di allenamento in una situazione non facilissima. Ha avuto una risposta mentale incredibile contro Davidovich Fokina salvando tre match point al tiebrek.
Ha interpretato molto bene la partita con Murray, invece con Hurkacz non è stato il suo miglior match. Mancava un po’ di energia ma perché l’ultimo mese è stato particolare per lui. Fra due-tre mesi si vedrà la strada che stiamo prendendo” Le sue prime impressioni su Sinner
“Ragazzo solare e che si diverte.
Sin dal primo momento ci siamo trovati bene. La prima volta che l’ho visto è stato quando allenavo Gianluca Quinzi, fratello di Gianluigi. Giocarono contro e Jannik vinse 7-6 al terzo. Era un ragazzo molto serio e che capiva il gioco.
Ha fatto un percorso velocissimo. E’ immerso nel suo lavoro e vuole fare sempre di più ed è sempre pronto a confrontarsi”. Ultime battute sul super coach
“Per ora non entrerà nessun altro.
In America ci saremo io, il preparatore atletico Davide Cassinello e il fisioterapista Paolo Cadamuro. Siamo qui per fare il meglio per Jannik, restiamo aperti a questa eventualità”.
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