Olimpiadi Tokyo - Djokovic inarrestabile: umilia Nishikori e va in semifinale
by LA REDAZIONE | LETTURE 2144
Novak Djokovic contro Kei Nishikori era inevitabilmente il piatto forte di giornata: l’uomo in missione chiamato a vincere tutto nel 2021 contro il giocatore di casa, unico superstite tra uomini e donne nel torneo olimpico.
Un destino, tuttavia, che la storia insegnava essere segnato per il giapponese. Kei aveva battuto Djokovic nella semifinale degli Us Open del 2014 ma, dopo quel giorno, aveva collezionato soltanto sconfitte per un passivo pesantissimo di 17-2 in 19 confronti.
E così è stato: il serbo vince due set, il giapponese due game. Sin dalle prime battute la trama pare rispettare un copione banale: Djokovic va in fuga sul 3-0, sfiora il 5-1, ma riesce comunque a mettere due break di distanza tra sé e il giapponese firmando il 6-2 con break finale.
Va di male in peggio per Nishikori che, francamente, non possiede minimamente le armi per scalfire il gioco del serbo che fa tutto come il giapponese ma clamorosamente meglio. L’unico ‘fastidio’ nella giornata del numero uno del mondo è la palla break che fronteggia – e annulla – nel game che apre il secondo set.
Dopodiché Nole scappa a velocità supersonica sul 5-0 per poi andare a rendere un passivo decisamente umiliante col ‘bagel’ che spedisce il giocatore più forte del mondo in finale con la 22sima vittoria consecutiva.
In buona sostanza, il serbo non perde un match dagli Internazionali d'Italia, dove fu fermato da Nadal in finale. Dopo quel giorno per 'Robonole' sono arrivati i titoli di Belgrado, Roland Garros e Wimbledon. È Karen Khachanov il primo tennista a raggiungere le semifinali del torneo olimpico.
Serve una battaglia di tre set al russo per dirimere la questione contro Humbert e servono anche 13 game prima di vedere il primo break dell’incontro, assestato dal francese in apertura di secondo dopoché il russo aveva intascato al tie-break il primo set.
Al terzo, tuttavia, non c’è storia: un break in avvio consente a Khachanov di prendere il largo senza mai voltarsi indietro: con autorità e ordine il russo difende i propri turni di battuta fino a sigillare la vittoria sul 6-3 finale.
Khachanov a sorpresa non troverà il connazionale Daniil Medvedev per una semifinale dal profumo di storia per i russi. Il numero due del mondo si fa beffare da Carreno-Busta, uno certamente capace di exploit simili.
Lo spagnolo domina il primo set, rincorre nel secondo dove recupera un break di svantaggio e, infine, completa l'opera aggiudicandosi il match che gli vale la semifinale al tie-break.